Reddito di cittadinanza? No Carta Acquisti. Le regole del sostegno (aggiornamento 18 MAGGIO)
Reddito di Cittadinanza? Chi prende il nuovo RdC non potrà percepire la Carta Acquisti. Cosa dice il decreto
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Carta acquisti proibita se si prende il nuovo Reddito di Cittadinanza. Ormai prossimo il lancio della Carta acquisti, il sostegno economico che permetterà di acquistare beni alimentari è destinato ai nuclei familiari più in difficoltà dal punto di vista economico ma dalla platea dei beneficiari saranno esclusi coloro che percepiranno il nuovo Reddito di cittadinanza. Uno sguardo veloce alle informazioni più importanti sul sussidio.
Reddito di cittadinanza? Niente Carta Acquisti. Le regole del sostegno
Ormai prossimo il lancio della Carta Acquisti: il sussidio destinato alle famiglie più in difficoltà dal punto di vista economico viene definito da un Decreto congiunto di Ministero dell’Agricoltura e Ministero dell’economia che entrerà in vigore a luglio 2023. Il sostegno che permetterà ai nuclei a basso Isee (entro i 15mila euro) di acquistare beni alimentari di prima necessità sarà incompatibile con l’erogazione del nuovo Reddito di Cittadinanza.
Cosa si potrà acquistare? Come verrà assegnata?
L’erogazione del contributo non sarà incompatibile solo con il nuovo Reddito di cittadinanza ma anche con altri sussidi come Naspi, DisColl e Cig. La Carta Acquisti sarà una vera e propria card, tipo Postepay, su cui verrà erogato un contributo che potrà essere utilizzato per acquistare beni alimentari di prima necessità: per esempio, non si potranno acquistare alcolici.
Nel decreto di cui prima è stato fissato anche l’importo massimo che potrà essere erogato: sarà pari a 382,5 euro per ciascun nucleo familiare. Le prime card dovrebbero essere distribuite a luglio 2023: dopodiché bisognerà effettuare il primo acquisto di generi alimentari entro il 15 settembre 2023 per non vedersi revocato il beneficio.
La card sarà erogata dai comuni che riceveranno dall’Inps un elenco dei potenziali beneficiari, dunque, saranno distribuite dall’amministrazione locale in base alle risorse messe a disposizione e alla posizione dei beneficiari in elenco. Saranno gli stessi comuni a comunicare ai beneficiari la possibilità di poter ricevere il sussidio: quindi, verranno invitati a ritirarla presso l’ufficio postale competente.
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