Sale invece Forza Italia, ora al 7%
Le conseguenze delle sconfitte alle elezioni amministrative si fanno sentire sul Pd. Nonostante a livello di lista sia andato decisamente peggio il Movimento 5 Stelle nei comuni dove si è votato, secondo i sondaggi elettorali di Swg è il partito di Elly Schlein ad avere risentito di più del voto.
Forse il motivo è che recentemente era cresciuto proprio sull’onda di una speranza di riscossa ora delusa.
Il risultato è che nell’ultima rilevazione perde lo 0,6% scendendo al 20,4%. Non riesce a compensare tale calo il limitato aumento di Sinistra Italiana/Verdi, che guadagna due decimali e va al 3,6%, mentre +Europa è stabile al 2,4%.
Per i pentastellati, poi, vi è un decremento dello 0,2% che li porta al 16,1%.
Notizie migliori per il centrodestra: se Fratelli d’Italia rimane stabile al 29,1% e la Lega perde un decimale andando al 9%, Forza Italia mette a segno un aumento significativo: guadagna lo 0,4% e raggiunge il 7% tondo. Sempre fermo all’1%, invece, Noi Moderati.
Fuori dai poli sia Azione che Italia Viva vedono il segno meno: il partito di Calenda cala dello 0,2% portandosi al 3,8%, mentre quello di Renzi va dal 2,8% al 2,7%.
Buoni numeri, invece, quelli dei partiti più piccoli più radicali. Per l’Italia con Paragone sale dal 2% al 2,2%, mentre Unione Popolare guadagna un decimale ed è all’1,5%.
In salita dello 0,3% le liste sotto l’1%, ora sono all’1,2%.
Sondaggi elettorali Swg, italiani freddi sull’Unione Europea
Alcune delle altre domande contenute in questi ultimi sondaggi elettorali di Swg riguardano l’opinione degli italiani sulla Ue. Ad avere molta o abbastanza fiducia sono il 44%. Sicuramente sono più del 24% dell’aprile 2020, quando la polemica verso i ritardi europei nell’aiutare l’Italia in piena emergenza pandemica era molto forte. È però una percentuale inferiore al 50% di pochi mesi prima, ma maggiore del 41% del febbraio 2019.
Verso l’Europa, insomma, gli italiani sono tiepidi. E verso la Presidente della Commissione Europea Von der Leyen? Anche. Prende un punteggio di 5,1 su una scala da 0 a 10, meno di quanto riceva in Polonia e Belgio, 5,3, ma più di quanto le viene dato nella sua Germania, 3,2, o in Austria, 3,8.
Il 33% degli italiani pensa che la Ue stia cambiando in senso negativo. È molto più del 19% del febbraio 2020. Solo il 14% la vede invece andare nella direzione giusta, mentre per il 32% è sostanzialmente ferma.
In base a questi stessi sondaggi elettorali i provvedimenti più importanti da prendere a livello europeo riguardano un salario minimo comune a tutti, per il 50%, una politica estera comune, per il 45%, un’unione fiscale, per un altro 45%, una armonizzazione del welfare, per il 43%.
C’è maggiore spaccatura sull’unione bancaria europea, che piace solo al 34%, mentre i contrari superano i favorevoli 37% a 27% nel caso dell’esercito europeo.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati dal 30 maggio al 1 giugno con metodo Cawi su un campione di 800 soggetti. Nel caso delle intenzioni di voto, invece, dal 30 maggio al 5 giugno con metodo Cati-Cami-Cawi su 1.200 persone
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it