Analisi sentimento Social TP: i mass media e la guerra in Ucraina
Come in ogni guerra, i mezzi di comunicazione svolgono un ruolo essenziale in chiave propagandistica. Uno dei temi maggiormente discussi riguarda il disastro della diga di Nova Kakhovka, con una cittadina che è stata letteralmente sommersa dall’acqua. Una tragedia umanitaria di cui si è parlato sia per le conseguenze umanitarie che belliche, sia per identificarne le responsabilità. Ricordiamo che la tragedia è avvenuta nelle regioni di Kherson e Mikolayiv, attualmente sotto il controllo russo.
Abbiamo posto questa domanda: “I commenti politici e giornalistici su questo disastro propendono di più nel dare la colpa….” con possibile risposta “ai russi” o “agli ucraini”. Su 366 voti raccolti, ben 4 su 5 indicano che la colpa viene data ai russi. Solo un soggetto su cinque, invece, sostiene che i media e politici accusino gli ucraini.
Le responsabilità oggettive e le responsabilità mediatiche sulla guerra in Ucraina
Il 47,5% degli italiani ritiene che la distruzione della diga di Kakhovka sia opera dei russi mentre il 34,6% addossa la responsabilità agli ucraini. È quanto emerge dal nostro sondaggio settimanale realizzato tra il 6 e l’8 giugno 2023. Sempre nel sondaggio si conferma che nel trattare la notizia della diga, sembrano dare la colpa soprattutto ai russi. Ne è convinta la maggioranza degli intervistati (54,2%). Tra chi la pensa così, il 25,8% crede che i media si sbaglino mentre il 28,4% ritiene che abbiano ragione. Un ulteriore 17,8% vede i media molto divisi sull’argomento “con tanti che esitano nell’individuare una responsabilità”.