Esodati Superbonus: parte la petizione. Di cosa si tratta?

Detrazioni fiscali

Esodati Superbonus: parte la petizione. Di cosa si tratta?

Esodati Superbonus: parte una petizione online promossa da imprese e famiglie per sbloccare le cessioni del credito rimaste incagliate prima e dopo la dismissione dell’incentivo dedicato alla riqualificazione energetica degli edifici. Come si può aderire? Una panoramica della situazione.

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Esodati Superbonus: crediti incagliati dal valore di 30 miliardi

Esodati Superbonus: lanciata una petizione online che vorrebbe riunire tutti quei soggetti che hanno eseguito i lavori di efficientamento energetico necessari per accedere all’incentivo e che poi si sono ritrovati i crediti di imposta maturati di fatto irreversibilmente “incagliati”. Infatti, con il Decreto Legge 11 del 2023 è stata eliminata la possibilità di usufruire di cessione del credito e sconto in fattura per i lavori inquadrati nel Superbonus e negli altri Bonus Casa.

Il problema dei crediti bloccati, d’altra parte, si era mostrato anche prima del provvedimento a causa dell’ormai limitata capienza fiscale degli intermediari. Nonostante tuttora venga data la possibilità di recuperare il credito di imposta maturato attraverso la dichiarazione dei redditi (detrazione fiscale equivalente distribuita su 10 anni), resta molto complicato liquidare i crediti maturati. In generale, il loro valore attuale ammonta nel complesso a circa 30 miliardi di euro.

Parte la petizione. Di cosa si tratta?

Esodati Superbonus: la petizione è disponibile su un noto portale specializzato nella raccolta firme. I promotori, innanzitutto, richiedono che i crediti incagliati vengano trasformati in moneta fiscale scambiabile senza limitazioni e, in secondo luogo, che venga data la possibilità alle banche di scambiare senza vincoli i crediti acquisiti nel quadro del Superbonus.

Tra le richieste anche la proroga dell’incentivo al 110% per tutto il 2023 anche alle case unifamiliari, la proroga della comunicazione all’Agenzia delle entrate per tutti coloro che hanno sostenuto spese fino a fine 2022 e, infine, una proroga fino a fine 2024 per ultimare i lavori in caso di avvenuta presentazione della Cilas nelle tempistiche fissate dalla normativa.

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