Anticipo pensione: verso lancio strumento unico. Cosa cambia?
Anticipo pensione: il Ministro del Lavoro Calderone pensa all’introduzione di uno strumento unico per gli esodi incentivati. Questa la maggiore novità emersa dal recente tavolo di confronto tra esecutivo e sindacati sul tema Previdenza. Le associazioni di categoria non hanno nascosto la propria delusione sugli esiti del vertice. Un approfondimento sulla discussione in corso.
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Anticipo pensione: Governo verso lancio strumento unico. Cosa cambia?
Anticipo pensione: il Ministro del Lavoro Calderone ha annunciato di voler introdurre uno strumento unico per gli esodi incentivati. Questo andrebbe a riunire sotto un unico ombrello normativo le regole attualmente previste nel quadro di isosospensione, contratto di espansione, accordi individuali tra lavoratore ed azienda. Tale strumento, in sostanza, dovrebbe ricalcare il meccanismo del contratto di espansione – della durata di 7 anni – andando a estendere il sostegno da parte dello Stato anche alle piccole imprese se si impegnano per condurre nuove assunzioni.
Stop Reddito di cittadinanza a luglio: cosa succederà? Le opzioni
Questa la maggiore novità proveniente dall’ultimo tavolo di confronto Governo-Sindacati sul tema Previdenza. Troppo poco per le associazioni di categoria visto che gli argomenti su cui trovare soluzioni concrete non mancherebbero: dalla flessibilità in uscita in generale all’allargamento di Ape Sociale, dall’incentivazione della previdenza complementare a un quadro di intervento sulle criticità del sistema contributivo per quanto riguarda soprattutto i giovani. Silenzio o quasi del Governo a proposito di risorse, nessuna novità anche per quanto riguarda il ri-ampliamento di Opzione Donna (cioè il reset della modalità di pre-pensionamento alle condizioni originarie), vaghe rassicurazioni sul superamento strutturale della Legge Fornero.
Conferma dell’Inps sull’aumento delle pensioni minime: in pagamento a luglio
Anticipo pensione: insomma, nessuna grande novità sul tema Previdenza a parte la volontà di potenziare uno strumento già previsto come il contratto di espansione in chiave turnover. Mentre si svolgeva l’incontro Governo-Sindacati, però, è arrivata la conferma Inps rispetto alle tempistiche dell’aumento delle pensioni minime (ovvero con importo inferiore a 563,74 euro per l’anno in corso). Con il pagamento del rateo di luglio chi riceve la pensione minima può aspettarsi un incremento dell’1,5%, del 6,4% se si è over 75: con l’assegno di luglio anche l’accredito degli arretrati spettanti dal primo gennaio 2023 o comunque a partire dalla decorrenza della pensione.
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