Aumento mutui luglio 2023: meglio acquisto o affitto? Pro e contro

Aumento mutui luglio 2023: meglio acquisto o affitto? Pro e contro

Aumento mutui luglio 2023: meglio acquisto o affitto? Pro e contro

Aumento mutui luglio 2023: ci si aspettava una tregua col finire dell’estate sul fronte del rialzo dei tassi di interesse, invece, la Bce ha comunicato che l’attuale direzione è confermata per il prossimo futuro. Come è meglio muoversi in questo periodo se si vuole comprare casa? Potrebbe essere una buona scelta andare in affitto e aspettare tempi migliori per l’acquisto tramite finanziamento? Una panoramica sul tema.

Aumento mutui luglio 2023. Meglio acquisto o affitto? Pro e contro

Aumento mutui luglio 2023: la Bce è stata chiara, i rialzi dei tassi di interesse continueranno ancora a lungo. Brutte notizie per chi si attendeva un rallentamento nel breve termine, magari già a settembre come sostenuto fino a qualche settimana fa da diversi esperti: purtroppo lo scenario più probabile al momento vede diminuire i tassi non prima della seconda metà del 2024. Uno dei primi effetti del rialzo dei tassi, come ormai molti hanno capito, è l’aumento dei costi complessivi per chi accende un mutuo o chiede un prestito per via dei più alti tassi di interesse che vanno a pesare sulla somma richiesta.

A questo punto molti potenziali acquirenti si chiedono se sia arrivato il momento di rinunciare del tutto all’acquisto di un immobile. Il settore immobiliare, d’altra parte, ha registrato una flessione importante delle vendite proprio a causa dell’aumento del costo dei mutui: basti pensare che una rata di un piano di ammortamento a tasso fisso è attualmente più alta del 30% rispetto all’anno scorso. Tuttavia, se non si ha bisogno di accendere un mutuo per acquistare un immobile, cioè se si dispone di abbastanza liquidità, questo è il momento migliore visto che con il calo delle compravendite sarà più facile trovare delle occasioni.

La scelta dipende dalla propria propensione al rischio

Aumento mutui luglio 2023: dunque, se si dispone di liquidità (fino a inizio 2022 anche se si aveva a disposizione la cifra da spendere era comunque conveniente accendere un mutuo visto i bassi interessi) il problema non si pone, anzi, questo si potrebbe rivelare un ottimo momento per trovare immobili a buon mercato. Diverso il discorso per chi non ha liquidità e dovrebbe pagare una rata altissima rispetto al recente trend storico.

Allora meglio l’affitto? Dipende dalla propria propensione al rischio. È facile immaginarlo: andando in affitto i soldi che si versano ogni mese, di fatto, non vengono più recuperati. Se si accende un mutuo, a poco a poco si acquista la casa che si abita, quindi, anche se la rata è alta in qualche modo si fa un investimento (un punto non di poco conto se si pensa che a seconda delle città una rata del mutuo, seppur alta, paradossalmente può risultare inferiore a una mensilità d’affitto). Inoltre, si potrà sempre effettuare una surroga non appena i tassi torneranno a scendere: nel frattempo, da sottolineare che per tutta la durata del mutuo si può godere di una detrazione Irpef sugli interessi passivi pari al 19% su una spesa massima di 4mila euro l’anno (in pratica, uno sconto fino a 760 euro sulle tasse da pagare a seguito di dichiarazione dei redditi).

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