Pensioni 2024: quanto si risparmierà con la nuova Irpef? Stime (aggiornamento 7 LUGLIO)
Come cambieranno gli assegni delle pensioni 2024 dopo il taglio delle aliquote Irpef? Le ultime stime
Ultime notizie Pensioni 2024: quanto si risparmierà con la nuova Irpef? Stime (aggiornamento 7 Luglio)
Pensioni 2024: come cambieranno gli assegni dopo la riduzione delle aliquote Irpef. Pensioni 2024: in attesa della Riforma Previdenziale che dovrebbe andare a intervenire, innanzitutto, sulle modalità di uscita anticipata dal lavoro – preparando il campo all’introduzione di Quota 41 – sarà la Riforma Fiscale a mostrare degli effetti significativi sugli assegni. Come cambieranno gli importi con la riduzione delle aliquote Irpef? Uno sguardo alle cifre.
Pensioni 2024: quanto si risparmierà con la nuova Irpef? Stime
Pensioni 2024: in attesa della Riforma del sistema previdenziale incentrata su Quota 41, tra gli obiettivi della maggioranza nella seconda parte dell’attuale legislatura (anche se qualche misura preparatoria si attende già in autunno), sarà la Riforma Fiscale a impattare in modo significativo sugli assegni di chi è già uscito dal mondo del lavoro. Il tema è diventato nuovamente d’attualità in questi giorni che hanno visto l’esecutivo accelerare sul tema in previsione di un’approvazione del passaggio da quattro a tre aliquota Irpef in estate (la decorrenza delle nuove regole comunque scatterebbe il prossimo anno).
Il cantiere nuova Irpef è ancora aperto, insomma, sono ancora numerose le ipotesi al vaglio dei tecnici governativi. A parte la riduzione a tre aliquote resta molto ancora da decidere: tuttavia, sembra che si vada in direzione favorevole ai redditi più bassi, dunque, verso un un ampliamento del primo scaglione che oggi entro i 15mila di reddito arriverebbe fino a 28mila euro di reddito (naturalmente sono compresi anche i redditi da pensione in quelli che rientrerebbero nell’operazione).
Ritocco degli assegni tra 15mila e 28mila euro annui
Pensioni 2024: se alla fine si ampliasse il primo scaglione Irpef ai redditi fino a 28mila euro – l’aliquota passerebbe dal 25% al 23% – sarebbero in primis i redditi oltre i 15mila (e fino appunto a 28mila) ad avere un ritocco sensibile dell’assegno. Un aumento che si muoverebbe tra i 20 e i 260 euro in più all’anno. Scendendo nello specifico: per chi ha un reddito entro i 16mila l’aumento sarebbe di appena 20 euro ma salendo l’incremento si farebbe decisamente più considerevole. Per i redditi fino a 20mila 100 euro in più all’anno, 200 euro in più per i redditi entro i 25mila, 260 per quelli compresi entro i 28mila euro l’anno.
Questa è d’altra parte come si scriveva solo una delle ipotesi: altra strada percorribile sembra quella che vede immutato il primo scaglione e estendere il secondo ai redditi fino ai 35mila euro (Irpef passerebbe al 27% dal 25%). In tal caso però l’aumento sarebbe più contenuto (tra i 100 e i 120 euro) e si applicherebbe soltanto ai redditi che si muovono intorno ai 40mila euro.
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