Il 50% è contro la cancellazione degli atti di nascita dei bambini figli di coppie gay
Gli italiani sulla maternità surrogata sono spaccati, perlomeno se si parla di reato universale. Questo emerge dall’ultimo sondaggio di Bidimedia, che evidenzia come a essere favorevoli alla proposta della maggioranza è complessivamente il 45%, anche se un 15% lo sarebbe solo quando non vi fosse già un divieto nel Paese in cui la pratica è effettuata.
Poco di più, il 47%, i contrari, con il 38% che è contro in ogni caso, e il 9% che invece si opporrebbe al divieto solo se la Gpa (gravidanza per altri) fosse altruistica, di fatto gratuita.
In sostanza, quindi, vi è un 54% di sfavorevoli alla maternità surrogata a pagamento.
Come è facile immaginare sono molte le differenze in base alla posizione politica. I favorevoli in ogni caso alla Gpa, il 30% in media, diventano il 55% tra gli elettori della maggioranza, ma scendono al 12% tra chi è di centrosinistra, al 15% tra i pentastellati e al 16% tra gli elettori del Terzo Polo.
Non vi sono enormi differenze tra uomini e donne. A sostenere la proposta è il 32% dei primi e il 28% delle seconde. Più ampio il divario tra giovani e meno giovani. I favorevoli al reato scendono al 22% tra i primi.
Sull’adozione di bambini per i gay gli italiani sono molto possibilisti
Più netta che sulla maternità surrogata è l’opinione sulla recente sentenza di Padova che ha cancellato la registrazione di 33 bambini come nati con due genitori entrambi donne. Il 50% è contrario, di fatto è favorevole solo l’elettorato di centrodestra, al 77%, e un quarto di quello del Terzo Polo. Qui più nette, come si vede sono anche le differenze tra i sostenitori delle diverse forze politiche.
Ampia anche la distanza in base all’età. Tra i più giovani d’accordo con la sentenza sono meno di metà che tra gli over 35.
Allo stesso tempo il 49% è favorevole all’adozione dei bambini da parte di coppie omosessuali, opzione vista da alcuni anche come alternativa alla maternità surrogata.
Anche in questo caso grandi le distanze tra gli elettorati. D’accordo con questa possibilità è solo il 30% di chi vota centrodestra, contro l’84% di chi sostiene il centrosinistra.
Sì anche dal 66% degli under 35 e dal 53% delle donne, mentre gli uomini e gli over 35 sono più freddi.
Sondaggio realizzato con metodo Cawi il 23 e 24 giugno su 1000 soggetti
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