Carta acquisti: cosa si può comprare con la card? Lista beni
Carta acquisti: cosa si può comprare nello specifico con la card “dedicata a te” riservata all’acquisto di generi alimentari di prima necessità? La lista dei prodotti ha creato qualche polemica. Dove si può utilizzare il bonus e un riepilogo dei requisiti necessari per ottenerla.
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Carta acquisti: cosa si può comprare con la card? Lista beni
Carta acquisti: la card “dedicata a te” rientra tra le misure anti-rincari varate dal Governo Meloni con l’ultima Legge di Bilancio. Si tratta di una vera e propria carta fisica, sul modello della prepagata di Poste Italiane Postepay, su cui i beneficiari troveranno la somma di 382,50 euro. Questa si potrà utilizzare per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità presso la lista degli esercizi commerciali che aderiscono all’iniziativa: da precisare che la card darà la possibilità di ottenere uno sconto aggiuntivo del 15% sui prodotti acquistati.
Consultando l’allegato 1 del Decreto del Ministero dell’Agricoltura che ha istituito il beneficio si legge che con la ricarica della carta acquisti è possibile comprare: carne e pescato fresco, uova e olio, prodotti di panetteria, pasticceria e biscotteria, pasta, riso e cereali, farina e ortaggi freschi, pomodori pelati e legumi, semi, frutta, cioccolato, acqua, caffè, tè, camomilla, aceto, miele.
L’elenco – ha fatto notare qualcuno tra i banchi dell’opposizione all’esecutivo – stranamente non include sale, per esempio, o pesce surgelato. Il Ministro Lollobrigida ha chiarito questa scelta sottolineando la volontà di favorire le produzioni “fresche” perché quelle a maggioranza provenienti dal territorio e non dall’estero.
Chi può aspettarsi di riceverla?
Carta acquisti: l’erogazione del bonus – dal 18 luglio in poi – non prevede l’inoltro di alcuna domanda. In pratica, saranno i comuni ad individuare i beneficiari e a invitarli a ritirare la card presso gli uffici postali. Non tutti coloro che possiedono i requisiti la riceveranno, si scenderà lungo le graduatorie fino all’esaurimento delle risorse disponibili: posto che è fondamentale essere un nucleo familiare composto da almeno 3 persone con un Isee inferiore ai 15mila euro (quindi sono esclusi single, coppie e single con un figlio oltre a coloro che percepiscono misure di sostegno a reddito come RdC o Naspi), si darà la precedenza alle famiglie con figli piccoli.
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