La percentuale sale al 44% tra i leghisti
Una Italexit oggi è molto improbabile. Questo emerge dagli ultimi sondaggi politici di Demos, che ha chiesto agli italiani quale sia il loro livello di fiducia nell’Unione Europea e quanti vorrebbe che l’Italia ne uscisse.
Il gradimento della Ue è superiore a quello medio dell’ultimo decennio, arriva al 42% contro valori sempre inferiori al 40% nel periodo recedente al 2021, quando, tra 2014 e 2017 era sceso fino al 29-30%.
Tuttavia rispetto al 2021 e al 2022, quando erano rispettivamente il 44% e il 45% ad avere molta e moltissima fiducia, vi è stata una riduzione. È forse svanito l’effetto Pnrr e l’effetto Draghi che avevano migliorato l’immagine della Ue in Italia?
Certo, allo stesso tempo non aumenta, anzi, diminuisce in modo più vistoso la proporzione di quanti la Ue la vogliono lasciare. Sono il 29% oggi
E sono il 6% in meno che nel 2021 e il 10% in meno che nel 2019, un’epoca certamente più euroscettica di quella attuale.
Sondaggi politici, l’opinione dei diversi elettorati sulla Ue
Ma come la pensano in particolare gli elettori di Fratelli d’Italia? O del Pd?
Quello che emerge è che nel centrodestra la posizione di molti è pragmatica: è bassa la fiducia nella Ue, ma sono in minoranza anche quelli che vorrebbero uscirvi. In sostanza non sono pochi quelli che preferiscono tenersi l’Unione Europea anche se non gradiscono il suo operato, la considerano il meno peggio.
Così tra chi vota Fratelli d’Italia la fiducia nella Ue è al 31% ma a voler staccarsi da essa è il 36%. Nella Lega la fiducia sale al 35%, ma è più alto anche il gradimento per un’Italexit, al 44%. I forzisti sono più europeisti, il gradimento per la Ue è al 48%, mentre voterebbe per lasciarla il 35%.
Tra gli elettori dei grandi partiti ad avere più fiducia nell’Unione Europea sono quelli del Pd, con il 64%, mentre tra i pentastellati scendono al 42%
Questi sondaggi politici sono stati svolti con metodo Cati-Cami Cawi tra il 26 e il 28 giugno su 1.005 soggetti.
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