Pensione 2024: verso il ritorno di Quota 96? Le ultime notizie

Pensione 2024: verso il ritorno di Quota 96? Le ultime notizie

Pensione 2024: verso il ritorno di Quota 96? Le ultime notizie

Pensione 2024: qualcosa si muove sul fronte previdenza in vista della redazione della prossima Legge di Bilancio. Nuovo ragionamento sulle quote in corso: oltre alla proroga di Quota 103 sembra possibile l’introduzione di una “misura ponte” per Quota 41. Inoltre, ritorna in auge Quota 96 in chiave superamento della Legge Fornero. Ecco cosa si sa ala momento.

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Pensione 2024: proroga Quota 103 e Quota 41 contributiva

Pensione 2024: qualcosa si muove sul fronte previdenza in vista della redazione della prossima Legge di Bilancio. Nuovo ragionamento sulle quote in corso: innanzitutto, nel 2024 spazio alla proroga di Quota 103. La misura di pre-pensionamento per chi ha 62 anni di età e 41 anni di contributi è in scadenza al 31 dicembre: molto probabile il suo rinnovo probabilmente con qualche modifica che permetta di ampliare – per quanto possibile – la platea dei beneficiari. Oltre questa (quasi) certezza prende corpo l’ipotesi Quota 41 “contributiva”.

La maggioranza, quindi, proverà a introdurre una “misura ponte” verso Quota 41 per tutti: la modalità di pensionamento con 41 anni di contributi a prescindere dall’età è ancora un obiettivo lontano, tuttavia, in particolare la Lega vorrebbe sperimentare l’introduzione per almeno un anno di una versione che preveda il ricalcolo contributivo dell’assegno. In generale, si tratta di una parametrazione dell’importo non molto conveniente per i lavoratori: si perde circa il 10-15% dell’importo dell’assegno mensile.

Verso il ritorno di Quota 96? Le ultime notizie

Pensione 2024: nella prossima Finanziaria potrebbe comparire anche un tentativo di superamento definitivo della Legge Fornero. Ciò avverrebbe grazie al ripristino di Quota 96: la forma di prepensionamento è stata abrogata nel 2012 e sostituita proprio dalla Fornero. Tuttavia, Quota 96 – permette di andare in pensione con 61 anni d’età e 35 anni di contributi (l’età anagrafica si alza ogni due anni in base all’aspettativa di vita) – verrebbe inizialmente riservata solo ai lavoratori che svolgono lavori gravosi e mansioni usuranti per quello che si sa al momento. Non da escludere però che vengano incluse le lavoratrici, il che porterebbe all’eliminazione di Opzione Donna che a seguito delle ultime modifiche ai requisiti, oltre a creare un numero significativo di esodate, è diventata molto meno appetibile.

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