Mutuo: scopri l’alternativa del Prestito NoiPA e INPS in Convenzione

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I tassi di interesse sui mutui a tasso variabile sono alle stelle. Si parla tanto di rinegoziazione, surroga, sostituzione: ma quale alternativa conviene davvero?

In questo articolo parleremo delle alternative possibili per rinegoziare il tasso variabile del mutuo e di una soluzione, forse non molto conosciuta, che potrebbe rivelarsi invece la carta vincente.

Come si può rinegoziare il mutuo?


Il governo per alleviare le sofferenze finanziarie delle famiglie italiane, dovute all’impennata dei mutui a tasso variabile, è sceso in campo con la Legge di Bilancio 2023, rispolverando una vecchia normativa di qualche anno fa.

Si tratta della Rinegoziazione del mutuo con garanzia di Stato, che permette fino al 31 dicembre 2023 di rimodulare le condizioni del contratto di mutuo con la stessa banca che lo ha erogato, a condizioni migliorative.

Tra le condizioni rinegoziabili c’è il tasso di interesse, che consente il passaggio da un tasso variabile a un tasso fisso, essendo al giorno d’oggi la soluzione meno rischiosa.

Un gran vantaggio, a patto che si rispettino determinati requisiti, come ad esempio:

Un’altra opzione, quella più conosciuta, riguarda la surroga del mutuo, che è la possibilità di spostare il proprio mutuo da un istituto di credito ad un altro, rinegoziando contestualmente anche il tasso d’interesse.

Ma anche in questo caso, potrebbero esserci alcuni limiti per nulla trascurabili, tra cui il tasso di interesse che non necessariamente sarà migliorativo.

Ad esempio, la nuova banca potrebbe proporre delle condizioni accessorie, tipo l’apertura di un nuovo conto corrente, o dei costi relativi alla polizza, o ancora dei costi di incasso rata non sempre migliorativi rispetto al precedente contratto. Inoltre, alcuni istituti potrebbero essere poco disponibili verso i “surrogatori seriali”, ossia verso coloro che hanno già effettuato una surroga in passato, o addirittura negare del tutto l’operazione a chi fosse in ritardo con i pagamenti anche di una sola rata.

Una soluzione più radicale è, invece, la sostituzione vera e propria del mutuo, che comporta l’estinzione totale del vecchio mutuo e la stipula di un nuovo contratto con un altro istituto di credito.

Si tratta della procedura più onerosa, essendo in tutto e per tutto una nuova pratica di mutuo, che comporta:

e, in determinati casi, anche una penale di estinzione del vecchio mutuo.

Ma esiste una soluzione vantaggiosa e alternativa rispetto alle precedenti?

Ebbene sì, ecco di che si tratta. Il prestito NoiPA e INPS in Convenzione, che, nei casi in cui l’importo residuo del mutuo non superi una certa soglia, rappresenta di sicuro una valida alternativa in termini di costi e vantaggi.

Il Prestito in Convenzione si basa sulla formula tecnica della Cessione del Quinto che a differenza del mutuo:

Consente poi, di ottenere fino a 75.000€ in 120 rate mensili sempre sostenibili e calibrate sullo stipendio o pensione percepiti e può essere richiesto anche da chi ha avuto in passato ritardi di pagamento.

Anche i pensionati con un’età avanzata, possono in questo modo ottenere liquidità con più facilità rispetto ad un mutuo. Molte banche, infatti, hanno un limite per cui alla scadenza del mutuo, il richiedente non deve raggiungere i 75 anni, mentre per la Cessione del quinto questo limite si estende, in alcuni casi, anche fino agli 87 anni e 11 mesi.

E cosa non da poco, un prestito INPS o NoiPA  in Convenzione è frutto di accordi diretti con gli enti di riferimento e per questo garantisce condizioni economiche privilegiate a un tasso fisso per tutta la durata del prestito.

Per ricapitolare

In sintesi, quando si tratta di rinegoziare il tasso variabile del proprio mutuo, sono molte le alternative da considerare. La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto la possibilità di rinegoziare il mutuo con garanzia di Stato, consentendo la rimodulazione delle condizioni del contratto di mutuo con la stessa banca che lo ha erogato. Questa opzione è vantaggiosa, soprattutto per coloro che desiderano passare da un tasso variabile a un tasso fisso, considerato meno rischioso.

Un’altra opzione comune è la surroga del mutuo, che consente di trasferire il proprio mutuo da una banca all’altra, rinegoziando contemporaneamente il tasso d’interesse. Tuttavia, è importante valutare attentamente le condizioni offerte dalla nuova banca, poiché potrebbero essere presenti costi accessori o condizioni non necessariamente vantaggiose.

Una soluzione più radicale è la sostituzione del mutuo, che comporta l’estinzione totale del vecchio mutuo e la stipula di un nuovo contratto con un diverso istituto di credito. Questa procedura può essere più onerosa, poiché comporta nuove spese notarili, spese di istruttoria e perizia, spese di incasso rata e un nuovo premio assicurativo.

Tuttavia, esiste un’alternativa vantaggiosa: il Prestito NoiPA e INPS in Convenzione. Questa soluzione si basa sulla formula tecnica della Cessione del Quinto e offre numerosi vantaggi. Non richiede spese notarili, garanti o ipoteche, ed è sempre coperta da un’assicurazione. Consente di ottenere fino a 75.000€ in 120 rate mensili calibrate sullo stipendio o la pensione percepiti. È inoltre accessibile anche per coloro che hanno avuto ritardi di pagamento e offre maggiori possibilità di ottenere liquidità anche per i pensionati di età avanzata.

Un aspetto importante da considerare è che il prestito NoiPA e INPS in Convenzione è frutto di accordi diretti con gli enti di riferimento, il che garantisce condizioni economiche privilegiate a un tasso fisso per l’intera durata del prestito.

In conclusione, un’alternativa conveniente per rinegoziare il tasso variabile del mutuo è il prestito NoiPA e INPS in Convenzione che rappresenta la soluzione ideale in termini di costi e vantaggi. Importante è valutare sempre attentamente le diverse opzioni e scegliere quella che meglio si adatta alle proprie esigenze finanziarie.

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