Mutuo agosto 2023: nuovo rialzo tassi. Quanto aumenterà la rata?

Pubblicato il 28 Luglio 2023 alle 13:31
Aggiornato il: 31 Luglio 2023 alle 13:34
Autore: Guglielmo Sano
Mutuo agosto 2023: nuovo rialzo tassi. Quanto aumenterà la rata?

Mutuo agosto 2023: nuovo rialzo tassi. Quanto aumenterà la rata?

Mutuo agosto 2023: la Bce ha decretato un nuovo rialzo dei tassi di interesse, il nono nell’ultimo anno. La scelta porterà a un ulteriore aumento del costo dei mutui, soprattutto di quelli a tasso variabile. Quando potrebbe invertirsi il trend? Una panoramica della situazione.

Non pagare mutuo casa: cosa può succedere? Mora e pignoramento

Mutuo agosto 2023: nuovo rialzo dei tassi da parte della Bce

Mutuo agosto 2023: un altro rialzo dei tassi di interesse da parte della Bce, il nono in un anno. Tra gli effetti immediati della misura anti inflazione l’aumento del costo dei mutui, soprattutto di quelli a tasso variabile. Secondo le stime dei portali specializzati in confronto prezzi, la rata di un piano di ammortamento (a tasso variabile) volto all’acquisto di un immobile arriverà a costare in media circa 740 euro.

Impietoso il confronto con le condizioni di sottoscrizione iniziali: a gennaio 2022 si poteva sottoscrivere un mutuo di durata 25 anni per un importo di 126mila euro con un tasso dello 0,67%, il che portava la rata mensile a 456 euro. In pratica, quasi 290 euro in più rispetto alla spesa preventivata ogni mese.

Mutuo casa 2023: meglio estinguerlo? Quando conviene di più

Quando potrebbe invertirsi il trend?

Mutuo agosto 2023: certo questa è la situazione generale. Insomma, non è detto che si riscontri un aumento immediato in ogni singolo caso. Molto dipende dalle regole di adattamento ai tassi seguita da ciascun istituto di credito: d’altra parte, nel giro dei prossimi 6 mesi che si riscontri un ulteriore aggravio della rata è più che probabile. Gli esperti ritengono che il picco potrebbe arrivare intorno a dicembre 2023.

Il trend dovrebbe quindi invertirsi a inizio 2024, a quel punto – rallentamento dopo rallentamento – ci si potrebbe attendere una normalizzazione degli interessi per il mese di giugno dello stesso anno. Queste sono pure ipotesi al momento: non è detto che intervengano altri fattori, non per forza determinanti un peggioramento, per esempio, dalla Bce non si esclude una pausa dai rialzi per settembre, un segnale positivo anche se sarebbe meglio un taglio dei tassi.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
Tutti gli articoli di Guglielmo Sano →