L’89% degli italiani, comunque, si dice preoccupato
Quasi il 90% degli italiani, secondo gli ultimi sondaggi di Noto, teme il cambiamento climatico. È un dato che unisce sia chi abita al Nord, che al Centro che al Sud. I più preoccupati sono i giovani (94%), ma in ogni segmento della società i numeri sono altissimi.
Sono percentuali coerenti con quelle che emergono dalla domanda sull’esistenza stessa del cambiamento climatico. Il 77% crede che effettivamente è in atto ed è determinato dall’inquinamento, solo il 18% pensa che non vi sia nessun mutamento.
È un 18% che diventa il 23% tra chi vota Lega e il 22% tra chi ha scelto Fratelli d’Italia, mentre scende al 3% tra i democratici. Tuttavia anche tra gli elettori di centrodestra più dei due terzi crede che le emissioni stiano provocando cambiamenti.
Noto però non ha chiesto se qualcuno crede che il cambiamento climatico sia provocato da altre cause che non siano antropiche.
Cambiamento climatico, solo il 35% però è disposto a pagare più tasse per fermarlo
Di chi è la colpa del cambiamento climatico? Per il 61% sia dei Paesi occidentali che degli altri, come Cina, India, Brasile, mentre solo il 19% pensa sia responsabilità più dei primi e il 18% più dei secondi.
È tra gli elettori del Terzo Polo che si trova la percentuale maggiore di quanti accusano le economie emergenti, 42%, mentre tra i leghisti il 38% vede quelli industrializzati dell’Occidente come quelli con più colpe.
Sull’impegno del governo Meloni per affrontare la crisi climatica, però, gli italiani sono spaccati. Il 44% crede che sia tra le sue priorità, il 44% pensa che non lo sia.
Quel che è certo è che pochi sono disposti a pagare più tasse per contrastare il cambiamento climatico, solo il 35%, mentre il 65% è contrario. In sostanza si tratta di un problema importante che però le istituzioni devono affrontare con le risorse di cui già dispongono
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