Legge di Bilancio 2024: lavoro, pensioni, natalità. I punti centrali
Legge di Bilancio 2024: Governo Meloni alla ricerca di risorse per finanziare la Manovra per il prossimo anno. Molto in questo senso dipenderà dalle trattative con Bruxelles sul Patto di Stabilità. Quali misure potrebbe contenere? I punti nodali ai nastri di partenza sembra saranno lavoro, pensioni e natalità. Uno sguardo a quello che si sa al momento.
Legge di Bilancio 2024: i primi passi tra settembre e ottobre
Legge di Bilancio 2024: ha annunciato una manovra di “consolidamento” della direzione imboccata dal suo Governo nell’ultimo anno il Presidente del Consiglio Meloni. Una Finanziaria senza fronzoli, per così dire, che sfrutterà al massimo le (poche) risorse a disposizione. Nonostante sia partita la caccia ai tesoretti, la Legge di Bilancio 2024 sarà “di magra”: il confronto con Bruxelles sul Patto di stabilità si prepara serrato (il ritorno dei vecchi vincoli al bilancio degli stati si avvicina), probabile che alcuni vuoti saranno colmati con privatizzazioni.
I primi riscontri concreti sul contenuto cominceranno a circolare intorno al 6 settembre quando dovrebbe svolgersi il primo incontro di maggioranza. Poi a ottobre, quando bisognerà varare la Nadef (Nota del Documento di Economia e Finanza) si avrà un quadro completo del monte risorse che potrebbe essere investito: l’obiettivo è fissato oltre i 30 miliardi nel complesso (attualmente ne mancano all’appello più di 20).
Lavoro, pensioni, natalità. I punti centrali
Legge di Bilancio 2024: il centrodestra vorrebbe mettersi alle spalle le misure emergenziali contro il caro-energia. La strategia è quella di agire con provvedimenti ritagliati sull’andamento dei prezzi se ce ne sarà bisogno nel corso dei mesi più freddi. Posto questo, sono già partite le trattative in merito alle richieste dei partiti. Innanzitutto, quelle di Fratelli d’Italia che vuole mettere in campo un “pacchetto natalità” con sgravi per chi assume mamme e, in generale, diversi bonus per le famiglie numerose. In bilico, invece, l’introduzione del quoziente familiare – che servirebbe a parametrare le imposte in base a composizione e numerosità del nucleo piuttosto che sul reddito del singolo individuo – che al momento pare essere troppo costoso per le casse dello Stato.
La Lega punta sull’introduzione di una mini-Quota 41 che si muoverebbe interamente nel campo del contributivo e su un altro cavallo di battaglia, cioè la Flat Tax oltre gli 85mila euro. Il Carroccio spinge anche verso la detassazione delle tredicesime. Infine, Forza Italia chiede soprattutto l’aumento delle pensioni minime a 700 euro per gli over 75.
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