Bitcoin e investimenti: cosa è la blockchain e perché è importante (aggiornamento 30 AGOSTO)
Nata per tracciare le transazioni in Bitcoin la tecnologia diventa sempre più importante nel mondo degli investimenti
Ultime notizie Bitcoin e investimenti: cosa è la blockchain e perché è importante (aggiornamento 30 Agosto)
La tecnologia Blockchain nata per le transazioni in Bitcoin diventa sempre più importante nel mondo degli investimenti. Cosa è la tecnologia blockchain e perché è di importanza fondamentale negli investimenti di ultima generazione con in testa quelli in Bitcoin e criptovalute in generale. Una spiegazione veloce su quanto sia importante, innanzitutto, sul fronte della sicurezza anti-frodi: prende sempre più piede in questo senso l’utilizzo dei “contratti intelligenti”.
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Bitcoin e investimenti: cosa è la blockchain e perché è importante
La tecnologia Blockchain è di importanza fondamentale per gli investimenti di ultima generazione come quelli in criptovalute o quelli in NFT (Non fungible tokens). È stata inventata nel 2009 proprio dall’ideatore della crypto per eccellenza ovvero il Bitcoin: in sostanza, si tratta di una modalità di archiviazione dei dati. Un registro digitale, insomma, che può essere consultato da chiunque ma che non è possibile modificare. L’utilità nel caso dei Bitcoin è facilmente intuibile: transazioni, utenti e cifre, tutto viene registrato senza possibilità di alterazione. Dunque, una volta che viene creato un “blocco” di informazioni non si incorrerà nel rischio di falsificazioni e di frodi.
Le potenzialità degli Smart Contract
Inizialmente usata solo per fornire una solida rendicontazione delle transazioni in Bitcoin e criptovalute in generale, ormai sono di tantissime tipologie le transazioni finanziarie che poggiano sulla tecnologia blockchain. Esemplare in questo senso la veloce diffusione degli Smart Contract: dei “contratti digitali” che possono essere usati per la compravendita di beni e servizi che garantiscono i diritti di proprietà delle parti coinvolte senza bisogno di ricorrere a intermediari, una specie di notaio che si basa, appunto, su tecnologia blockchain. Ancora pochi governi al mondo hanno regolamentato – e tantomeno incoraggiato – l’utilizzo degli Smart Contract, d’altra parte, già dal 2020 il Parlamento Europeo ha dato indicazione a muoversi in questa direzione.
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