Superbonus 110: tutti gli aggiornamenti a settembre 2023
Superbonus 110: tutti gli aggiornamenti a settembre 2023
Il Superbonus 110% è al centro del dibattito politico, con diverse prospettive su questa maxi-detrazione. Giorgia Meloni lo ha definito una “tragedia contabile,” mentre dal Movimento 5 Stelle arrivano risposte nette. Ma, come funziona ora questo incentivo per gli interventi edilizi di efficientamento energetico, e quali sono i cambiamenti in vista per il 2024?
Il funzionamento Attuale del Superbonus a settembre 2023
Quest’anno, i requisiti del Superbonus 110% sono stati soggetti a cambiamenti. A inizio agosto, il governo Meloni ha esteso la scadenza fino al 31 dicembre 2023 per le abitazioni unifamiliari (come le villette a schiera) che avevano completato almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022. Questa proroga si applica anche ai condomini che avevano approvato i lavori entro il 25 novembre 2022 e alle case plurifamiliari con massimo quattro unità residenziali che avevano inviato la Cilas entro il 25 novembre 2022. Gli edifici situati in zone terremotate dal 2009 in poi e in zone alluvionate possono ancora accedere al rimborso del 110% se i lavori erano almeno al 60% completati entro il 30 giugno 2023.
I cambiamenti Futuri nel 2024 per il Superbonus 110
Dal 2024, la quota di rimborso scenderà al 70%, per poi raggiungere il 65% nel 2025. Alcune categorie di immobili accederanno solo al Superbonus 90%, con un limite di reddito di 15mila euro. Tuttavia, ci saranno eccezioni nel 2024: gli edifici colpiti da terremoti dal 2009 in poi potranno beneficiare del 110% fino al 2025, mentre quelli in zone alluvionate potranno farlo fino a dicembre 2024.
Non è escluso che il governo possa introdurre ulteriori proroghe e modifiche alla normativa. Al momento, non ci sono certezze, ma eventuali nuove scadenze e sconti potrebbero prevedere requisiti di reddito. Va notato che molti altri bonus nel settore edilizio sono già attivi e alcuni lo saranno anche nel 2024.
Aggiornamenti Superbonus 110 su cessione e Utilizzo dei Crediti
Ricordiamo che i crediti d’imposta derivati dal Superbonus e relativi a spese sostenute nel 2022 possono essere ceduti fino al 30 novembre 2023. Tuttavia, in caso di cessione a banche, assicurazioni o altri intermediari finanziari, sarà applicata una sanzione di 250 euro per il ritardo.
Per quanto riguarda i crediti d’imposta accumulati nel 2023, la cessione e lo sconto in fattura sono possibili solo per coloro che hanno presentato la Cilas (o la delibera assembleare per i condomini) tra il 1 gennaio e il 16 febbraio 2023. Queste persone, però, riceveranno il Superbonus ridotto al 90%, soggetto a criteri specifici.
Chi non soddisfa questi criteri dovrà riscuotere i crediti direttamente tramite la dichiarazione dei redditi Irpef. I crediti possono essere diluiti in dieci anni, ma è importante tenere presente il limite di deduzione fiscale, che impedisce di detrarre più di una certa quota dell’Irpef. In caso di eccedenza, i fondi verranno persi senza possibilità di recupero.