Pensioni 2024: verso stop a Opzione Donna. Cosa la sostituirà?

Pubblicato il 5 Settembre 2023 alle 12:45
Aggiornato il: 6 Settembre 2023 alle 13:55
Autore: Guglielmo Sano
Pensioni 2024: verso stop a Opzione Donna. Cosa la sostituirà?

Pensioni 2024: verso stop a Opzione Donna. Cosa la sostituirà?

Pensioni 2024: quello che riguarderà la previdenza, un capitolo importante della prossima Legge di Bilancio. Risorse a disposizione poche in realtà, il Governo punta a razionalizzare le modalità di uscita anticipata dal lavoro. Opzione Donna sembra destinata a essere messa da parte: ipotesi ampliamento Ape Sociale per colmare il vuoto. Uno sguardo alle indiscrezioni che circolano al momento.

Pensioni 2024: verso stop a Opzione Donna

Pensioni 2024: il capitolo “Previdenza” sicuramente uno dei più importanti della Legge di Bilancio per il prossimo anno. Le risorse sono poche, dal Governo non si perde occasione per ribadirlo, per finanziare gli interventi sulle pensioni, a quanto pare, i soldi andranno trovati proprio mettendo mano al sistema pensionistico, tagliando ove possibile. L’esecutivo prepara il terreno, quindi, a delle misure che si annunciano quantomeno impopolari.

Per esempio, si pensa a un nuovo meccanismo di rivalutazione degli assegni in base all’inflazione che andrà a penalizzare gli importi più alti, ancor più di adesso. Questo potrebbe essere solo uno dei modi per accumulare un tesoretto da reinvestire in una razionalizzazione delle modalità di pensionamento anticipato (priorità la proroga di Quota 103). Sulla stessa linea è più di un’ipotesi l’abolizione definitiva di Opzione Donna: per come perimetrata (riservata solo alle disoccupate a causa di crisi aziendale o alle lavoratrici con almeno 2 figli), la misura è di fatto inutile.

Cosa la sostituirà?

Pensioni 2024: quindi, si va verso lo stop definitivo ad Opzione Donna (piuttosto che al ripristino della sua versione “originaria” – ritenuta troppo costosa – come auspicato dai sindacati). Tuttavia, per evitare di rimpolpare la platea di esodate creata dal cambiamento dei requisiti dello scorso anno, si pensa a una sovrapposizione con l’Ape Sociale.

In pratica, verrebbe consentito alle lavoratrici con 60 anni di età e 30-35 anni di contributi (il numero di figli andrebbe a diminuire la soglia) di ottenere l’Anticipo pensionistico ma solo nel caso di mansioni gravose, disoccupazione, invalidità oltre il 74%, caregiver. In tal modo, almeno secondo i calcoli del Governo, si andrebbero a includere nuovamente rimaste escluse nel 2023.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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