Pensioni 2024: Opzione donna senza vincolo figli? Come cambierà
Pensioni 2024: Opzione donna senza vincolo figli? Come cambierà
Pensioni 2024: comincia a scaldarsi il dibattito sulle misure che dovranno comparire nella prossima Legge di Bilancio. Per quanto riguarda la previdenza, risolvere il nodo Opzione Donna una delle priorità del Governo: la modalità di pensionamento anticipato per come perimetrata attualmente è – di fatto – inutile. Prende campo l’ipotesi di eliminazione di alcuni requisiti necessari per usufruirne: in primis, quello relativo ai figli. Uno sguardo alle ultime indiscrezioni sull’argomento.
Pensioni 2024: Opzione donna di nuovo a 58 anni
Pensioni 2024: giorno dopo giorno, comincia a comporsi il mosaico della prossima Legge di Bilancio. Un tassello importante quello della previdenza: in cima alle priorità del Governo Meloni risolvere il nodo costituito da Opzione Donna. Dopo le modifiche all’impianto originario, la modalità di pre-pensionamento dedicata alle lavoratrici non solo ha creato una consistente platea di esodate ma è diventata anche molto, di fatto troppo, esclusiva, perdendo di fatto la propria utilità. Detto ciò, cosa potrebbe cambiare? Innanzitutto, il requisito anagrafico che – nonostante permangano le chiusure di una parte della maggioranza – potrebbe essere riportato a 58 anni (da 60).
Eliminazione del vincolo “figli”?
Pensioni 2024: oltre all’abbassamento della soglia anagrafica si andrebbe a eliminare il vincolo dei figli. In pratica, la modalità di prepensionamento si potrebbe sfruttare a prescindere dall’essere mamme. D’altra parte, discostandosi sempre dalla prima versione di Opzione Donna, rimarrebbe la restrizione per categorie, per cui potrebbe essere sfruttata solo da caregiver, invalide almeno al 74%, disoccupate per crisi aziendale. Inoltre, resterebbe la penalizzazione sull’assegno – pari ad un taglio del 20% – in virtù di un calcolo con sistema totalmente contributivo dell’importo.
Questo è uno dei possibili scenari. Tuttavia, si valuta anche l’ipotesi di un ampliamento di Ape Sociale, un ampliamento che – oltre a riguardare nuove categorie di lavoratori con mansioni gravose – potrebbe prevedere un canale preferenziale per le lavoratrici con almeno 60 anni. A quel punto, l’Ape potrebbe correre in parallelo oppure, più probabilmente, assorbire del tutto Opzione Donna che, quindi, andrebbe in dismissione.
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