Sondaggi elettorali Swg, risale il centrodestra, tranne Forza Italia
Europee 2024, l’astensione sarà ancora alta
Buone notizie per la maggioranza dagli ultimi sondaggi elettorali di Swg, i due partiti più importanti, Fratelli d’Italia e Lega, sono entrambi dati in crescita. Quello di Giorgia Meloni sale dello 0,3% al 28,8%, mentre quello di Matteo Salvini progredisce di due decimali avvicinandosi alla soglia del 10%. È ora al 9,8%.
Ancora in crisi è invece Forza Italia, che lascia sul terreno un altro 0,1% e va al 6,3%. Nel complesso le forze di governo salgono dello 0,4%.
Non è il principale partito di opposizione a pagare lo scotto di questo aumento, visto che raggranella un decimale ed è al 19,8%, ma il Movimento 5 Stelle e +Europa. Il primo scende dello 0,2% al 17,2%, comunque un risultato di tutto rispetto a confronto di quello che gli attribuiscono altri istituti. La seconda invece subisce un calo più marcato, dello 0,3%, e indietreggia al 2,4%. Sinistra Italiana e Verdi, al contrario, salgono dal 3,3% al 3,4%
Nell’ex Terzo Polo Azione è al 3,7%, (-0,1% rispetto a settimana scorsa), mentre Italia Viva al 2,8%, grazie all’incremento dello 0,2% di questa settimana.
Le forze più piccole non avanzano. Se Unione Popolare è ferma all’1,7%, Per l’Italia con Paragone scende dall’1,9% all’1,8% e i partiti sotto l’1% dal 2,4% al 2,3%.
Sondaggi elettorali Swg, europee, solo un terzo è per uno sbarramento più basso
Le prossime elezioni europee saranno nel giugno 2024, ma sono già in testa ai pensieri sia dei partiti politici che dei sondaggisti. Secondo questi sondaggi elettorali di Swg, però, non sono tra le priorità dei cittadini.
Solo il 50% degli italiani è certo di andare a votare. In particolare il 62% degli elettori della maggioranza e il 63% di quelli dell’opposizione. Come è ovvio è tra chi si era già astenuto i non votanti saranno la grande maggioranza.
I più certi del proprio voto sono gli anziani, il 58% degli over 64 andrà alle urne, mentre potrebbe disertarle il 56% di chi ha tra 35 e 44 anni, i millennial più vecchi, insomma. A livello geografico l’astensione è più diffusa nel Mezzogiorno.
Vi è poi un 23% che è indeciso se votare o no, mentre il 27% è già sicuro di non farlo.
Si parla, a proposito di elezioni europee, anche di soglia di sbarramento, visto che c’è una pressione verso un abbassamento al di sotto del 4%. Solo il 33% è a favore, come è ovvio più di metà degli elettori delle forze più piccole esprime un’opinione positiva. Al contrario per il 28% dovrebbe essere superiore al 4% e per il 16% non dovrebbe essere cambiata.
Tanti, il 23%, sono indifferenti.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati tra il 13 e il 15 settembre con metodo Cawi su 800 soggetti, mentre quelli sulle intenzioni di voto sono stati fatti con metodo Cati-Cami-Cawi su 1.200 persone tra il 13 e il 18 settembre.