Fratelli d’Italia è l’unico partito sopra il 4% a crescere
Le intenzioni di voto contenute negli ultimi sondaggi elettorali di Swg danno un messaggio piuttosto chiaro: tra i maggiori partiti sale solo il primo, Fratelli d’Italia, che aumenta dello 0,4% portandosi al 29,1%. Per le altre formazioni che superano il 4% prevale il segno meno.
Nella maggioranza accanto alla stabilità di Forza Italia, al 6,5%, si nota l’arretramento della Lega, che torna sotto il 10%, al 9,8%.
All’opposizione perdono terreno sia il Pd, che scende dello 0,3% al 19,5%, che il Movimento 5 Stelle, in discesa di due decimali al 16,7%.
Se la cavano meglio i partiti più piccoli. Così nel centrosinistra Verdi e Sinistra guadagnano lo 0,2%, andando al 3,4%, e +Europa non si muove dal 2,6%.
Al centro tendenze inverse per Azione, che sale dal 3,8% al 3,9% e Italia Viva, che perde tre decimali ed è oggi al 2,4%.
Tra le liste minori Per l’Italia con Paragone guadagna lo 0,2% e sale all’1,8%, mentre Unione Popolare scende dall’1,6% all’1,5%. In aumento quelle sotto l’1%, vanno dal 2,5% al 2,8%.
Solo per il 19% si devono mandare armi a Kiev finché la Russia non viene sconfitta
Swg nei suoi sondaggi elettorali si occupa anche della questione dell’immigrazione, il tema più caldo del momento, mettendolo a confronto con quello che di fatto lo è stato nell’ultimo anno e mezzo, la guerra in Ucraina.
Oggi possiamo dire che sono più gli sbarchi degli immigrati del conflitto a finire tra i temi di cui gli italiani si informano di più, 43% contro 37%. Solo il 25% ormai è molto preoccupato per la guerra, contro il 48% del marzo 2022.
Parallelamente negli ultimi 5 mesi è calata la percentuale di quanti vuole continuare a dare armi all’Ucraina, passando dal 51% al 47%. Si deve però distinguere, perchè all’interno di questo 47% la maggioranza, il 28%, allo stesso tempo è a favore di negoziati che possano anche giungere alla perdita di territori da parte di Kiev. Di fatto solo il 19% è sulle posizioni del governo e della Ue, ovvero sostegno armato all’Ucraina senza concessioni territoriali finché la Russia non si ritira.
I favorevoli allo stop alle armi, comunque, aumentano solo dell’1%, dal 31% al 32%.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati dal 27 al 29 settembre con metodo Cawi su 800 soggetti, e nel caso delle intenzioni di voto dal 27 settembre al 2 ottobre con metodo Cati-Cami-Cawi su 1.200 persone
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it