Sentiment TP spot Esselunga: grande maggioranza lo approva
Torna la sentiment analysis di Termometro Politico sui temi della settimana. Oggi parliamo del noto spot dell’Esselunga che mostra una famiglia separata, con la bambina piccola che prova a far riavvicinare mamma e papà. Uno spot che mostra, forse per la prima volta, un tipo di famiglia “invisibilizzata” o almeno mai rappresentata, ben lontana dalle famiglie modello delle Gocciole o del Mulino Bianco. Tuttavia, non sono mancate le critiche, con
Abbiamo chiesto di votare con un “Mi Piace” se pensi che la pubblicità sia ben fatta e che chi se ne lamenta ha ‘perso la bussola ‘ e oramai segua valori sbagliati, e con un “Non mi Piace” se pensi che la pubblicità nasconda l’intento di colpire alcuni o tutti i diritti civili e che piaccia solo alla ‘gente retrograda’.
Il risultato del sondaggio – che non ha rilevanza statistica – mostra un chiaro appoggio a favore dello “spot della pesca” dell’Esselunga.
Clicca qui per tutte le analisi del sentimento social TP
Sentiment TP, lo spot Esselunga colpisce nel segno
Come si può vedere dai risultati la gran maggioranza dei lettori di Termometro Politico e di Election Day che hanno risposto al sondaggio promuove lo spot della pesca. Nel complesso, infatti, viene approvato dal 69% dei rispondenti, contro un 31% di persone che lo bocciano.
Il principale nodo della discordia riguardava la rappresentazione della famiglia che, secondo alcuni, metteva nuovamente in scena la famiglia tradizionale. Un altro punto messo in risalto da vari utenti è che la madre proverebbe rancore verso il padre, mostrandola sotto una luce negativa. Lo spot è stato segnalato in negativo, quindi, per una rappresentazione maschilista e conservatrice della famiglia.
Dall’altro lato, molti (la maggioranza) hanno apprezzato lo spot, avendo fatto luce su una condizione famigliare estremamente diffusa e che è stata spesso trascurata non solo nella produzione mediatica, quanto anche dalla stessa politica. Il tutto, rimarcato con la frase finale, ben ideata: “non c’è una spesa che non sia importante“.