Pensioni novembre 2023: rivalutazione anticipata. Importo e per chi (aggiornamento 13 OTTOBRE)

Pubblicato il 13 Ottobre 2023 alle 07:28 Autore: Guglielmo Sano

Pensioni novembre 2023: rivalutazione in anticipo di 2 mesi. Come cambia l’importo

Pensioni novembre 2023

Ultime notizie Pensioni novembre 2023: rivalutazione anticipata. Importo e per chi (aggiornamento 13 Ottobre)

Pensioni novembre 2023: conguaglio e arretrati rivalutazioni arrivano in anticipo. Ultime notizie. Pensioni novembre 2023: nuovo aumento in arrivo? La rivalutazione dell’importo degli assegni dovrebbe essere anticipata al prossimo mese: la misura in caso di definitiva conferma, sarà applicata a tutti i pensionati, in modo variabile a seconda di quanto si percepisce naturalmente. Uno panoramica veloce sulle ultime notizie.

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Pensioni novembre 2023: anticipo per la rivalutazione degli assegni

Pensioni novembre 2023: l’approvazione della Nadef potrebbe portare con sé una buona notizia per i pensionati italiani. Una quota dell’extra deficit autorizzato dovrebbe essere impiegata per anticipare il conguaglio dell’adeguamento all’inflazione per il 2023 – con relativi arretrati, in un’unica soluzione – il cui pagamento era stato in precedenza fissato per gennaio 2024. In pratica, i pensionati italiani riceveranno lo 0,8% mancante dopo la rilevazione dell’effettivo tasso di inflazione che ha pesato sugli assegni previdenziali durante l’anno in corso. Infatti, se a fine 2022 era stato calcolato al 7,3%, alla fine, si è attestato all’8,1%.

Di quanto aumenterà a seconda dell’importo

Pensioni novembre 2023: anche l’anno scorso conguaglio e arretrati vennero erogati con qualche mese di anticipo – a ottobre per la precisione – rispetto a quanto previsto dalla normativa (gennaio dell’anno successivo a quello cui si riferiscono). La conferma della misura – per l’ufficialità si dovrà aspettare almeno la prossima settimana – dovrebbe aiutare molti pensionati a fronteggiare un aumento dei prezzi che non sembra per niente in frenata (e non sono incoraggianti le previsioni per i primi mesi del 2024: per l’anno prossimo la percentuale di rivalutazione si preannuncia ancora più elevata).

Ora, venendo agli importi, da precisare che la percentuale piena di rivalutazione (tutto lo 0,8% per capirsi) sarà applicata solo a chi ha un importo entro 4 volte il trattamento minimo Inps (circa 2.100 euro lordi al mese).  Per chi supera questa soglia la percentuale di rivalutazione scende progressivamente: entro i 2.626,90 euro sarà dello 0,68%, entro i 3.153,28 euro sarà dello 0,42%, entro i 4.303,04 euro sarà dello 0,37%, dello 0,29% per chi ha un importo entro i 5.253,80 euro, oltre tale limite la percentuale si fermerà allo 0,25%.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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