Legge di Bilancio 2024: modifiche al Fisco? Due novità in arrivo
Legge di Bilancio 2024: modifiche al Fisco? Due novità in arrivo
Legge di Bilancio 2024: cosa cambia per il Fisco con l’approvazione della manovra per l’anno prossimo? Due le novità fondamentali a tal proposito: innanzitutto, la conferma del taglio del cuneo fiscale e poi l’accorpamento delle aliquote Irpef più basse. Uno sguardo più specifico al contenuto della Finanziaria.
Legge di Bilancio 2024: proroga di un anno per il taglio del cuneo
Legge di Bilancio 2024: cosa cambia per il Fisco con l’approvazione della manovra per l’anno prossimo? Due le novità fondamentali in arrivo: innanzitutto, la proroga del cosiddetto taglio al cuneo fiscale. La misura affonda nel Dl Lavoro, convertito legge a luglio scorso, e finora si era riferita al periodo luglio-dicembre 2023. In pratica, è stato previsto l’innalzamento del cuneo fiscale fino al 6% per le retribuzioni inferiori a 2.693 euro. Il taglio cresce ulteriormente, fino al 7%, per quelle inferiori a 1.923 euro lorde. Tradotto: per questi dipendenti per un altro anno ancora circa 100 euro in più nella busta paga mensile.
Via libera all’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef
Legge di Bilancio 2024: altra novità, non meno importante della proroga al taglio del cuneo, l’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef. Saranno riuniti in un’unica fascia su cui peserà un’aliquota pari al 23%. Dunque, posto che sarà ampliata la no tax area fino alla soglia di 8.500 euro (nello specifico, varrà anche per i lavoratori dipendenti oltre che per i pensionati), saranno tre e non più quattro gli scaglioni Irpef. Nel primo rientreranno i redditi fino a 28mila, l’aliquota sarà fissata al 23%, nel secondo i redditi tra 28mila e 50mila euro, aliquota al 35%, nel terzo i redditi superiori ai 50mila, aliquota al 43%.
Oltre a quello sulle aliquote, in Legge di Bilancio 2024 anche un intervento sull’entità delle detrazioni di cui possono usufruire proprio i redditi oltre i 50mila euro. Nel dettaglio, verranno ridotte tutte quelle stabilite nella misura del 19%: in pratica, non verranno toccate solo le erogazioni “per beneficienza” o le detrazioni riguardanti i premi delle assicurazioni per calamità per esempio ma anche le detrazioni sulle spese sanitarie. In parallelo, crescerà l’importo della detrazione fissa per i redditi fino a 15mila euro, da 1.880 a 1.955 euro (come già previsto per i pensionati).
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