Sondaggi elettorali Euromedia, Fratelli d’Italia sale a spese della Lega
Il Centro esiste ancora, ma è piccolo
Sembra essersi chiuso il periodo di appannamento che dopo l’estate secondo i sondaggi elettorali di Euromedia aveva interessato Fratelli d’Italia. Secondo l’istituto di Alessandra Ghislieri il partito di maggioranza relativa in tre settimane è cresciuto di un punto tornando al 29%.
Questa crescita è avvenuta in gran parte a spese della Lega, che ha perso l’1,1% ritrovandosi all’8,5%, dopo una fase di ascesa del resto percepita anche da altri istituti.
Nel complesso il centrodestra è in leggero aumento, grazie all’incremento di Forza Italia, che guadagna quattro decimali e sale al 7,3% e più che compensa anche la perdita dello 0,1% da parte di Noi Moderati, ora allo 0,5%.
All’opposizione non vi sono grosse variazioni. Il Pd è al 19,5%, solo un decimale al di sopra di tre settimane prima, mentre il Movimento 5 Stelle scende di due ed è al 16,8%.
Negativa è anche la performance di Verdi e Sinistra, che arretrano dello 0,2% e sono ora solo al 2,8%, quattro decimali davanti a +Europa, stabile al 2,4%.
Al Centro Azione rimane sulla soglia del 4% nonostante la riduzione di un decimale, mentre Italia Viva perde lo 0,2% ed è ora al 3,1%.
Le forze minori hanno un andamento variegato, mentre Per l’Italia con Paragone scende dal 2,4% al 2,3%, le liste minori guadagnano mezzo punto e vanno al 3,7%.
Sondaggi elettorali Euromedia, per il 22% il Centro può competere con le principali coalizioni
I sondaggi elettorali di Euromedia si occupano anche del Centro, che da molto tempo sembra un po’ uscito dai radar in Italia, schiacciato dal sistema sostanzialmente maggioritario e dalla divisione dell’elettorato in coalizioni di centrodestra e centrosinistra, più il Movimento 5 Stelle.
Per il 22%, però, il Centro potrebbe ancora contendere spazi a questi grandi schieramenti. Ma chi dovrebbe rappresentarlo? A pensare che possa essere Carlo Calenda è il 18%,2%, mentre un suo partito di Centro avrebbe l’8-9% tra l’elettorato. Cifre piccole, ma comunque doppie rispetto a quelle che attualmente ha il suo partito, Azione.
La separazione da Matteo Renzi certamente pesa, infatti il 25,9% pensa che i due leader dovrebbero tornare insieme, ma sono di più, il 53,4%, che ritengono che a loro convenga in realtà tornare separati
Questi sondaggi elettorali sono stati svolti per Porta a Porta il 23 ottobre con metodo Cati-Cami-Cawi su 800 soggetti.
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