Rateizzazione tasse: cosa cambia per le Partite Iva? Ultime notizie (aggiornamento 1 NOVEMBRE)
Rateizzazione tasse: nuovo meccanismo per Partite Iva in arrivo
Ultime notizie Rateizzazione tasse: cosa cambia per le Partite Iva? Ultime notizie (aggiornamento 1 Novembre)
Rateizzazione tasse: nuovo meccanismo in arrivo per le Partite Iva. Rateizzazione tasse: con l’approvazione del decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio dovrebbe fare il suo esordio un nuovo meccanismo dedicato ai lavoratori autonomi. Tempi più larghi per pagare gli acconti Irpef: in pratica, saranno messe a disposizione barie tranche di pagamento. I punti fondamentali del piano predisposto dal Governo.
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Rateizzazione tasse: cosa cambia per le Partite Iva?
Rateizzazione tasse: con l’approvazione del decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio dovrebbe fare il suo esordio un nuovo meccanismo dedicato ai lavoratori autonomi. In breve, cambiano le tempistiche per quanto riguarda il versamento degli acconti Irpef. Nella generalità dei casi, cade a novembre e a giugno: da novembre 2023, invece, saranno data la possibilità di pagare in sei rate spalmate sul periodo che va gennaio a giugno 2024. Attualmente, l’acconto Irpef per l’anno corrente può essere versato in una o due rate. Dipende dall’importo.
Il pagamento del saldo o della prima rata dell’acconto deve avvenire entro il 30 giugno dell’anno cui si riferisce la dichiarazione dei redditi che ha determinato l’importo dell’acconto: al massimo si può posticipare il pagamento di 30 giorni, cioè procedere allo stesso entro luglio ma in tal caso è prevista una maggiorazione dell’importo (+0,40%) se questo è superiore a 257,52 euro. Entro novembre va poi versata la seconda (o unica) rata dell’acconto se quest’ultimo risulta inferiore a 257,52 euro.
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Fissato un tetto di fatturato (solo per un anno)
Rateizzazione tasse: per rientrare nel novero delle Partite Iva per cui scatterà l’abolizione dell’acconto di novembre 2023 è necessario non superare un tetto di fatturato fissato a quota 170mila euro. Chi supera tale limite potrà usufruire delle nuove modalità di versamento a partire da novembre 2024. Naturalmente, resta a disposizione degli autonomi, a prescindere dal fatturato, la possibilità di pagare in un’unica soluzione.
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