Noipa tredicesima 2023, quando verrà pagata e casi particolari
La tredicesima, un aspetto fondamentale del reddito dei dipendenti statali, è disciplinata dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, il quale stabilisce le date e il calcolo del pagamento. Anche se NoiPA non ha ancora rilasciato comunicazioni ufficiali, possiamo fare riferimento ai pagamenti degli anni precedenti per avere un’idea approssimativa delle tempistiche. In questo articolo, esamineremo quando avverrà il pagamento della tredicesima nel 2023, chi ne ha diritto e le varie casistiche.
Noipa tredicesima 2023, quando viene pagata?
Ogni anno, sul portale NoiPA, viene pubblicata la data di emissione del cedolino relativo alla tredicesima, fissata per il mese di dicembre, in concomitanza con l’emissione del cedolino mensile. Di solito, gli stipendi dei dipendenti pubblici vengono accreditati il 23 di ogni mese (come accadrà, per esempio, in questo mese di novembre). Tuttavia, l’ultimo cedolino dell’anno rappresenta un’eccezione, anticipando l’accredito di alcuni giorni. Pertanto, il pagamento della tredicesima avviene solitamente a metà dicembre. Lo scorso anno l’importo è stato reso visibile su NoiPA a partire dal 28 novembre, e il pagamento è avvenuto il 15 dicembre, seguendo la stessa tempistica del 2022. Si può supporre che le date siano simili anche per il 2023.
La tredicesima mensilità: come calcolarla
Non tutte le componenti del salario dei dipendenti vengono considerate nel calcolo della tredicesima. Nel calcolo viene presa in considerazione la retribuzione complessiva, mentre non vengono considerati importi non retributivi, come gli aumenti per il lavoro straordinario, le indennità per le ferie, la reperibilità (nel caso sia facoltativa), i rimborsi spese e le indennità sostitutive.
NoiPA eroga il pagamento della tredicesima insieme allo stipendio di dicembre per tutti i dipendenti che sono attivi al 1° dicembre e che hanno percepito una retribuzione mensile per almeno un dodicesimo dell’anno. Questo include il personale in aspettativa senza stipendio, il personale a tempo parziale e i supplenti senza contratto o servizio prestato.
Come sono disciplinati i casi particolari
Non tutte le componenti dello stipendio dei dipendenti sono considerate nel calcolo della tredicesima. Quest’ultima si basa sulla retribuzione totale, mentre non includerà importi non retributivi, come gli straordinari, le indennità ferie, la reperibilità (nel caso sia facoltativa), i rimborsi spese e le indennità sostitutive.
NoiPA eroga il pagamento della tredicesima insieme allo stipendio di dicembre per tutti i dipendenti ancora attivi al 1° dicembre, che abbiano percepito una retribuzione mensile per almeno un dodicesimo dell’anno. Questo include anche il personale in aspettativa senza stipendio, i lavoratori part-time e i supplenti senza contratto o servizio svolto.
Per i dipendenti che hanno concluso il rapporto di lavoro durante l’anno per dimissioni, pensionamento o scadenza del contratto (ad eccezione del personale scolastico), la tredicesima viene corrisposta sull’ultimo cedolino. In caso di cessazioni retroattive, l’Ufficio responsabile per il trattamento economico si occuperà del pagamento delle quote spettanti attraverso le funzioni online dell’applicazione Gestione Stipendi.
Per il personale scolastico che ha terminato il contratto prima del 1° dicembre per scadenza, NoiPA prevede un pagamento speciale con l’emissione della rata di dicembre, che includerà solo le quote di tredicesima accumulate durante l’anno, compresi eventuali arretrati e detrazioni.
Per le posizioni stipendiali segnalate con una variazione di qualifica per il “passaggio ad altra amministrazione,” il calcolo viene effettuato in base alle quote accumulate per ciascun contratto.