Jaime Vallardo Chávez, menzione di merito in Biennale Roma e Salerno
In Italia è periodo di grandi manifestazioni e kermesse artistiche. Tra queste, spiccano la Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno (giunta alla sua 5a edizione e organizzata dal maestro internazionale Giuseppe Gorga) e, a Roma, la Biennale Internazionale dell’Etruria (conosciuta con l’acronimo di BIE), organizzata dall’imprenditore Quirino Martellini.
Un nome comune alle due Biennali
Per entrambe, si è vista la partecipazione di artisti di respiro internazionale, provenienti da tutto il mondo. Un artista che è riuscito a farsi notare sia nell’una che nell’altra Biennale è l’honduregno Jaime Vallardo Chávez, noto come l’artista delle monete mondiali. Jaime Vallardo, artista naif e con una valigia sempre pronta, sta portando la sua arte semplice, genuina e carica di significato in giro per l’Europa. E proprio a Salerno e a Roma ha ricevuto, in entrambi i casi, una menzione di merito. A riconoscere la sua opera sono stati i presidenti di giuria della BACS, Luis Gramet, e la storica e critica d’arte, membro del Comitato Esecutivo della BIE, Flora Ruocco. Le opere con cui l’artista delle monete mondiali ha portato a casa ben due menzioni di merito sono “El toro de Picasso” e “Fiesta de gallos”, due pitture che spiccano per la vivacità dei colori e la capacità di rappresentare – con tratti semplici – delle scene che ci catapultano nel territorio latinoamericano.
Vallardo sta portando la sua arte in giro per l’Europa, dopo aver lavorato intensamente sull’ambizioso progetto del Bicentenario de América. Una organizzazione itinerante che ha l’obiettivo di mostrare l’indipendenza nel continente latinoamericano attraverso le opere degli artisti del continente. Una mostra affascinante che potrebbe arrivare a breve anche in Europa e che permetterebbe di rinsaldare il legame tra le terre ai due lati dell’Atlantico.
Jaime Vallardo Chávez porta il Bicentenario de América in Italia?
Jaime Vallardo ha fatto il punto su quest’anno che sta per concludersi. “Abbiamo percorso tanti chilometri. Abbiamo cominciato il nostro percorso in Perú celebrando i 200 anni dell’indipendenza nel circuito magico dell’acqua, a Lima. Poi siamo stati Comayagua in Honduras. Poi, nuovamente a Lima, invitato al Collegio Roosevelt. Da lì, ho avuto il piacere di partecipare come invitato alla Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno e la Biennale Internazionale dell’Etruria”
E riguardo il 2024, l’artista honduregno ha già le idee chiare. “L’anno prossimo esponiamo a Parigi e poi torniamo in America Latina, precisamente a Machala in Ecuador. Ci aspetta ancora un lungo, lungo cammino” ha assicurato Vallardo Chávez.