Imu tari seconda casa: quando non si paga? Esenzione e riduzione (aggiornamento 13 NOVEMBRE)

Pubblicato il 13 Novembre 2023 alle 07:08 Autore: Guglielmo Sano

Imu tari seconda casa: quando scattano esenzione e riduzione importo

Imu tari seconda casa: quando non si paga? Esenzione e riduzione

Ultime notizie Imu tari seconda casa: quando non si paga? Esenzione e riduzione (aggiornamento 13 Novembre)

Imu tari seconda casa: quando scattano esenzione e riduzione importo. Imu tari seconda casa: la tassa sulla proprietà degli immobili e l’imposta riguardante la raccolta dei rifiuti i balzelli principali tra quelli applicati a chi detiene un immobile in Italia. Esistono dei casi per cui scatta l’esenzione dal versamento o comunque una riduzione dell’importo per una casa non “abitazione principale”? Una panoramica sull’argomento.

Imu tari seconda casa: quando scattano esenzione e riduzione

Imu tari seconda casa: la prima è la tassa sulla proprietà degli immobili, la seconda il contributo per raccolta e smaltimento dei rifiuti, si tratta dei due balzelli principali che pesano sui proprietari di casa. Detto ciò, l’Imu non è dovuta per l’abitazione principale (a meno che non sia inquadrata tra le “case di lusso”, categorie catastali A/1, A/8, A/9), in pratica, la casa in cui il proprietario risiede anagraficamente e dimora abitualmente insieme al suo nucleo familiare. Dunque, l’Imu viene versata per lo più da chi possiede una seconda casa.

Tuttavia, anche per chi ha una seconda casa esistono dei casi in cui scatta uno sconto sulla tassa. Per esempio, l’Imu viene ridotta del 50% per case inagibili e inabitabili o per immobili storici o con valore artistico. Imu dimezzata anche per l’abitazione in comodato (gratuito) a figli o genitori (a patto che non abbiano altre abitazione e che risiedano nello stesso comune). Per le case affittate con canone concordato l’Imu è dovuta nella misura del 75%.

Una novità nella Legge di Bilancio per il prossimo anno

Imu tari seconda casa: l’esenzione dal versamento dell’Imu scatta anche nel caso delle ex case coniugali, cioè nel caso in cui la casa venga assegnata dal giudice a un genitore affidatario dei figli della coppia, quest’ultimo non dovrà pagare l’imposta (in pratica, è esentato dal pagamento anche se non è il proprietario dell’immobile). Nel novero delle casistiche, una novità viene apportata dalla Legge di Bilancio per il prossimo anno: Imu al 50% anche per i pensionati non residenti in Italia, per loro scatta anche uno sconto di due-terzi sulla Tari (se si possiedono alcuni requisiti economici).

Molto meno corposo il capitolo esenzione/riduzione della Tari che pesa sulle seconde case. Di fatto, solo in un caso scatta l’esenzione dal versamento della tassa sui rifiuti: se l’immobile è oggettivamente inutilizzabile (mancano i collegamenti a rete idrica, elettrica e così via oppure è inagibile) non si deve pagare. Altrimenti si può ottenere soltanto una riduzione minima nel caso in cui l’immobile venga utilizzato in modo stagionale, limitato, discontinuo.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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