Nuova sanatoria fiscale in arrivo nel 2024. Cosa si sa al momento?
Nuova sanatoria fiscale in arrivo nel 2024? È quello che ha recentemente annunciato il vice-ministro dell’Economia Maurizio Leo. Alcuni dettagli dell’operazione sono già stata precisati nel decreto attuativo della Riforma del Fisco. Cosa si sa al momento? Uno sguardo alle ultime notizie sull’argomento.
Nuova sanatoria fiscale in arrivo nel 2024. Cosa si sa al momento?
Nuova sanatoria fiscale in arrivo nel 2024? È quello che ha recentemente annunciato il vice-ministro dell’Economia Maurizio Leo. Alcuni dettagli dell’operazione sono già stati precisati nel decreto attuativo della Riforma del Fisco. In linea di massima, il provvedimento dispone alcune modifiche al processo tributario: dovrebbe diventare più veloce grazie a digitalizzazione e all’utilizzo di alcuni modelli precompilati per la redazione degli atti processuali.
Tale modifica, però, non dovrebbe avere come effetto solo quello di snellire le procedure. Infatti, dovrà necessariamente correre in parallelo allo smaltimento del carico pendente sui tribunali. Dunque, per rendere più brevi i tempi di risoluzione delle liti il Governo ha pensa, appunto, di mettere in campo una nuova sanatoria. Probabilmente entrerà in vigore già dall’1 gennaio prossimo.
Obiettivo: smaltire le liti pendenti
Nuova sanatoria fiscale in arrivo nel 2024? Già la Legge di Bilancio per l’anno in corso prevedeva un apposito strumento per la definizione agevolata delle liti pendenti. Tuttavia, sussistono tuttora circa 100mila procedimenti nei tribunali tributari, considerando primo e secondo grado: grazie alla sanatoria prevista dalla Manovra 2024 sono state chiuse più o meno 7mila cartelle, però, ne sono state aperte altre 10mila di nuove. Insomma, a dir poco scarso il successo per la definizione agevolata delle liti pendenti.
I contribuenti gli hanno preferito altre procedure nel quadro della pace fiscale, la rottamazione quater e lo stralcio fino a 1.000 euro in primis. La nuova sanatoria riguardante le liti allora è stata resa più “attraente” rispetto alle versioni precedenti: eliminata, tra le altre cose, la mediazione fino a 50mila euro che da sola dovrebbe consentire di chiudere circa 100mila liti pendenti (solo questa misura permetterebbe di recuperare 40 miliardi di euro secondo le stime del MEF).
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