Aumento pensione dicembre 2023: confermato per tutti. Di quanto? (aggiornamento 23 NOVEMBRE)

Pubblicato il 23 Novembre 2023 alle 07:07 Autore: Guglielmo Sano

Aumento pensione dicembre 2023: per chi scatta e perché

Aumento pensione dicembre: confermato per tutti. Di quanto?

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Aumento pensione dicembre 2023: per chi scatta e perché. Aumento pensione dicembre 2023: l’Inps conferma l’anticipo del conguaglio la cui erogazione era stata inizialmente prevista a gennaio 2024. Quindi, aumento in arrivo già il prossimo mese per la generalità degli assegni previdenziali. Uno sguardo alle percentuali su cui verrà parametrato l’incremento.

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Aumento pensione dicembre 2023 confermato: ecco per chi scatterà

Aumento pensione dicembre 2023: l’Inps conferma l’anticipo dell’erogazione del conguaglio prevista inizialmente a inizio 2024. Dunque, già a dicembre 2023 arriverà un incremento dell’importo per la generalità degli assegni previdenziali pari allo 0,8%. La percentuale vuole riequilibrare la differenza tra il tasso di inflazione calcolato a inizio 2023 su base predittiva (+7,3%) e il tasso definitivo che per l’anno in corso si è attestato al +8,1%.

All’aumento così determinato si aggiungeranno gli arretrati relativi all’intero 2023 (11 mesi). L’anticipo della rivalutazione non scatterà in misura uguale per tutti gli assegni previdenziali: in pratica, il +0,8% si applicherà interamente solo agli assegni fino a 2.101,52 euro. Più sale l’importo della pensione più scende la percentuale della perequazione al tasso dell’inflazione.

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Riguarderà anche i trattamenti assistenziali?

Aumento pensione dicembre 2023: riguarderà anche i trattamenti assistenziali? Sì. anche la pensione di inabilità al lavoro (disabili al 100%) così come la pensione di invalidità (disabilità pari o superiore al 74%) aumenteranno (316,25 euro + 25 euro di arretrati) in virtù della rivalutazione al tasso definitivo dell’inflazione per il 2023. Non godranno del conguaglio, invece, le indennità come, per esempio, quella di accompagnamento.

Sono altresì escluse dalla perequazione le prestazioni non pensionistiche: ape sociale, isopensione, indennità corrisposta a seguito di stipula del contratto di espansione. Il conguaglio, d’altra parte, porterà a un incremento sia dell’assegno sociale (507,03 euro è 41 euro di arretrati) che del trattamento minimo di pensione (importo base 567,94 a cui può aggiungersi una maggiorazione a secondo dell’età del pensionato).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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