Decreto Anticipi: cosa dovrebbe contenere? I punti cardine (aggiornamento 28 NOVEMBRE)
Decreto anticipi: continua il lavoro di limatura da parte del Governo
Ultime notizie Decreto Anticipi: cosa dovrebbe contenere? I punti cardine (aggiornamento 28 Novembre)
Decreto anticipi: continua il lavoro di limatura da parte del Governo. Legge di Bilancio 2024, Decreti legislativi della delega fiscale, revisione del Pnrr integrato dal Repower Eu ma soprattutto Decreto Anticipi: continua il lavoro di limatura da parte del Governo Meloni. Poco spazio per le trattative interne alla maggioranza sul contenuto del provvedimento: cosa potrebbe cambiare? Ecco quali dovrebbero essere i punti cardine del Dl.
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Decreto Anticipi: cosa dovrebbe contenere?
Decreto Anticipi: proseguono le trattative interne alla maggioranza (ma anche quelle con l’opposizione) sulle modifiche al provvedimento. Le votazioni della Commissione di Palazzo Madama ricominceranno in queste ore: il Governo dovrebbe presentare un maxiemendamento esclusivamente dedicato a delle modifiche procedurali. Difficilmente passeranno altri emendamenti che, invece, propongono il dispiego di risorse. Quali sono i punti per i quali con tutta probabilità verranno avanzate delle proposte di modifica? Innanzitutto, il Superbonus e la tassazione degli affitti brevi.
Superbonus e affitti brevi: questione ancora aperta?
Decreto Anticipi: chiaro allora che le modifiche al contenuto del provvedimento andrebbero a incidere sulla prossima Legge di Bilancio. Tuttavia, nonostante il pressing di alcune forze interne alla maggioranza (Forza Italia in primis), dal MEF finora si è lasciato poco spazio ai tentativi di cambiare l’indirizzo della Manovra sia per quanto riguarda e il Superbonus e la tassazione degli affitti brevi (con il provvedimento si eliminerà l’imposizione sul primo appartamento dell’aumento dell’aliquota dal 21% al 26%: arriverà poi la conferma in Manovra).
Quindi, anche se gli azzurri proporranno un emendamento (ne avanza uno con la stessa richiesta il M5S, tra l’altro) che vorrebbe la detrazione al 110% per chi ha completato il 60% dei lavori entro il 2023, il MEF continuerà a fare muro sull’impiego di altre risorse sul tema. Più “laterali” le proposte di modifica avanzate da FI sulla tassazione degli affitti brevi che comparirà in manovra: per esempio, chiede di introdurre una misura volta a ordinare il settore, un codice anti-evasione per chi utilizza tale modalità di locazione.
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