Mutuo 2024: passaggio da variabile a tasso fisso? Come si fa (aggiornamento 4 DICEMBRE)
Mutuo 2024: passare dal tasso variabile a quello fisso? Strumenti disponibili
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Mutuo 2024: passare dal tasso variabile a quello fisso? Strumenti disponibili. Mutuo 2024: il continuo rialzo dei tassi di interesse operato dalla BCE nell’ultimo anno ha portato il costo dei mutui alle stelle. Colpiti dall’impennata delle rate, in particolare, i piani di ammortamento a tasso variabile. Per questo molti consumatori sono tornati a interessarsi alla possibilità di passare al tasso fisso. Uno sguardo veloce alle informazioni più importanti sugli strumenti a disposizione: chi può utilizzarli, come ed entro quando.
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Mutuo 2024: passaggio da variabile a tasso fisso?
Mutuo 2024: è stato un anno terribile per chi ha in corso un piano di ammortamento a tasso variabile. La politica anti-inflazione praticata dalla BCE – il continuo rialzo dei tassi di interesse – ha portato a un’impennata del costo dei mutui. A essere colpiti maggiormente i piani a tasso variabile che, appunto, sono indicizzati all’andamento del prezzo del denaro.
Ora, anche se la Banca Centrale Europea ha decretato uno stop ai rialzi qualche settimana fa – scelta che verrà confermata probabilmente almeno per un paio di mesi – la rata mensile del mutuo a tasso variabile resta comunque una spina nel fianco per molti risparmiatori. Per questo motivo è cresciuto l’interesse rispetto alle possibilità di passare dal tasso variabile a quello fisso.
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In cosa consiste la rinegoziazione?
Mutuo 2024: al di là della surroga, strumento che è sempre possibile utilizzare, nella Legge di Bilancio 2023 viene offerta anche un’altra opzione (fino al 31 dicembre 2023). Si tratta di una rinegoziazione del mutuo a tasso variabile: la misura concede la possibilità di cambiare le condizioni del proprio piano a partire proprio dal tipo di tasso. Dunque, è possibile passare dal variabile al fisso se il mutuo rientra in determinati paletti.
Finanziamento fino a 200mila euro, Isee entro i 35mila euro, essere in regola con i pagamenti delle rate. Se si rispettano tali requisiti si potrà applicare il tasso fisso al proprio piano (con la surroga, invece, bisogna trasferire il mutuo a un’altra banca). Il tasso fisso sarà quello inferiore tra il tasso di interesse a 10 anni e il tasso di interesse in base alla durata residua del mutuo (esempio: si paga da 5 anni un mutuo di 30 anni, il riferimento è l’Irs a 25 anni). Quindi, a questo valore si applicherà lo spread previsto dal contratto. Per capire meglio: si ponga il caso di un Irs a 10 anni pari al 2,90% e di un Irs a 25 anni pari al 2,80%; la scelta ricadrà su quest’ultimo: al 2,80% si dovrà aggiungere il tasso di spread; ponendo che sia l’1%, quindi, si andrà a bloccare la rata su un tasso d’interesse pari al 3,80%.
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