Solo il 34% degli under 30 teme nuove guerre, contro il 71% degli anziani, ma il 50% ha paura del cambiamento climatico
Siamo nell’epoca della paura? I media si occupano più di un tempo sia di cronaca nera che di guerre e catastrofi anche molto lontane nel mondo. Dopo il Covid è cresciuta la sensazione che problemi globali possano travolgerci in ogni momento.
Cosa temiamo di più però? Secondo alcuni sondaggi politici di Demos vince di misura il cambiamento climatico, con il 55%, il 4% in più che a luglio. Molto vicino però è lo scoppio di nuove guerre. Le temono il 54%, molti più che in estate e soprattutto molti più che nel 2020 e 2021.
Crescono anche i timori di atti terroristici, dopo lo scoppio del conflitto a Gaza. Ne hanno paura il 42%, il valore più alto dal 2020, contro il 19% di luglio.
Il 41%, poi è preoccupato per la globalizzazione in generale, meno, il 28% di nuove epidemie.
Chi, però, ha più paura di cosa?
Sondaggi politici Demos, l’enorme differenza nella percezione dei pericoli in base all’età
C’è un fattore che ha più importanza degli altri nell’approccio ai pericoli per la società, più dell’appartenenza politica o dell’istruzione conta tantissimo l’età. I giovani hanno meno timori dei più anziani. Forse sono più abituati dei secondi alla successione di emergenze, che un tempo non era così frenetica.
Così, per esempio, solo il 19% degli under 30 teme atti terroristici, la percentuale poi sale con gli anni, diventa del 56% tra i 55 e i 64 anni e del 62% per chi ha 65 anni o più.
Gli anziani temono molto anche nuove guerre, il 71%, la globalizzazione, il 54%, le epidemie, il 47%. Per i più giovani le percentuali sono più basse, rispettivamente il 34%, il 20% e il 15%.
Solo il riscaldamento globale preoccupa più di metà degli under 30, e li preoccupa più dei 30enni e dei 40 enni.
In generale ha più paura chi è meno istruito, soprattutto nel caso dello scoppio di nuove guerre, che spaventano il 62% di chi ha un livello di istruzione basso e il 45% di chi ce l’ha alto. Lo stesso vale per la globalizzazione e gli atti terroristici, meno per il riscaldamento globale, che, anzi, fa paura di più a chi ha studiato, 59%.
Cosa cambia invece se guardiamo all’appartenenza politica? Secondo i sondaggi politici di Demos vi sono grosse differenze sui timori di cambiamento climatico, che riguarda il 71% degli elettori del centrosinistra e solo il 42% di quelli di centrodestra, nonché il 53% dei pentastellati. C’è più accordo sul pericolo di nuove guerre, che spaventano la maggioranza degli elettori di tutti gli schieramenti.
Gli atti terroristici impensieriscono invece il 50% di chi vota centrodestra e solo il 28% dei pentastellati, che sono anche i meno intimoriti dalla epidemie.