Sondaggi Tp: cambiamento climatico un problema per oltre 6 italiani su 10
Il cambiamento climatico fa paura alla maggioranza degli italiani. Secondo il sondaggio di Termometro Politico realizzato tra il 12 e il 14 dicembre, il 43% considera il cambiamento climatico il principale problema per il futuro dell’umanità e denuncia la scarsa attenzione sul tema. Un ulteriore 22,3% ritiene che sia un problema da affrontare ma non crede sia così catastrofico come in molti sostengono. Il 13,2% pur ammettendo che il fenomeno esiste, pensa che ci si possa adattare come sempre si è fatto e ci potrebbero anche essere risvolti positivi. C’è infine un 20,6% che afferma di non aver paura del cambiamento climatico, ritenendolo un argomento esagerato per assecondare interessi economici come le auto elettriche.
Agli intervistati è stato chiesto cosa sono disposti a fare per contrastare il cambiamento climatico. La maggior parte (il 40%) è disponibile a cambiare alcune abitudini, ma non a spendere più denaro. Il 24,5% è pronto invece a cambiare abitudini: dall’usare meno l’auto al mangiare meno carne fino a pagare di più la benzina e i viaggi in aereo. Una piccola percentuale (4,3%) è disponibile a pagare di più per alcune attività inquinanti ma non a cambiare le proprie abitudini. C’è infine una quota di persone che rifiutano alcun cambiamento: per il 13,5% deve essere lo Stato ad agire contro le emissioni di Co2 mentre per il 15,4% nessuno deve far alcunché perché, a suo dire, si tratta di un problema inesistente o largamente esagerato.
In vista delle elezioni europee del 2024, è stato chiesto quale commissione europea gli italiani preferirebbero. Il 36,7% vorrebbe un altro presidente con una maggioranza che includa, anche conservatori e euroscettici, senza i socialisti e la sinistra, il 29,5% un altro presidente con una maggioranza più progressista di quella attuale, il 9,9% un secondo mandato per Ursula von der Leyen con la stessa maggioranza e il 7,8% un altro presidente espressione della stessa maggioranza attuale. Esiste poi un 12,3% di persone a cui non interessa l’argomento perché non riconosce l’istituzione della Commissione Europea.
Il tema delle auto elettriche divide gli italiani tra favorevoli e contrari. Il 24,8% è d’accordo sull’uso di questa tipologia di auto ma non prevede un acquisto in tal senso per il costo troppo elevato e per la mancanza di una rete capillare di centraline di ricarica. Solo il 7,4% è pronto invece ad acquistarne una. Il 26,7% si mostra incerto, affermando di preferire le ibride. Il 12,6% dichiara di non volerne prendere una perché, oltre a ritenerle più pericolose, pensa che non avrebbero le stesse performance di quelle tradizionali. Un ulteriore 25,3% afferma il suo diniego alle auto elettriche, denunciando il rischio inquinamento causato dalle batterie nel caso in cui tutti ne avessero una.
La fiducia degli italiani nella premier Meloni cresce al 42,8%. Pochi invece i movimenti registrati dalle intenzioni di voto di Termometro Politico. Fdi, Pd e Forza Italia restano sui valori riscontrati la settimana precedente. In leggera flessione il M5S al 16% mentre la Lega cresce di un decimo al 9,6%. Azione cala al 3,7%. Sinistra/Verdi sale al 3,2%. Gli altri restano sotto la soglia di sbarramento del 3%.
Sondaggi Tp: nota metodologica
Sondaggio realizzato con metodo CAWI, 3900 interviste raccolte tra il 12 e il 14 dicembre 2023