Patto di attivazione digitale: cos’è e quando è necessario

Patto di attivazione digitale: cos’è e quando è necessario

Patto di attivazione digitale: cos’è e quando è necessario

Patto di attivazione digitale: di cosa si tratta? La sottoscrizione uno dei passaggi fondamentali per ricevere l’Assegno di Inclusione ma anche il Supporto Formazione Lavoro, i sussidi che andranno a sostituire il Reddito di Cittadinanza da gennaio 2024. A cosa serve? Dopo aver sottoscritto il PAD il nucleo familiare beneficiario dell’AdI parteciperà a un percorso di inclusione sociale ed eventualmente di riqualificazione lavorativa. Uno sguardo alle informazioni fondamentali sull’argomento.

Domande assegno di inclusione: da quando, requisiti, come si fa

Patto di attivazione digitale: di cosa si tratta?

Patto di attivazione digitale: la sottoscrizione del PAD sarà un passaggio fondamentale per poter ricevere sia l’Assegno di inclusione che il Supporto Formazione Lavoro, i sussidi che da gennaio 2024 sostituiranno il Reddito di Cittadinanza. Nel caso del Bonus da 350 euro sarà il singolo inoccupato a sottoscriverlo mentre nel caso dell’AdI sarà tutto il nucleo familiare a stipularlo (chiaro però che sarà solo un componente a inoltrare la domanda).

A cosa serve? A seguito della sottoscrizione del PAD, il singolo beneficiario o il nucleo familiare verranno presi in carico o dal Centro dell’impiego competente per territorio oppure dai servizi sociali del Comune di residenza. Ciò servirà ad analizzare la situazione del singolo o della famiglia, individuare i bisogni e le possibilità di inclusione sociale e riqualificazione lavorativa attraverso percorsi personalizzati.

Necessario per ricevere i sussidi

Patto di attivazione digitale: detto questo, dovrebbe essere chiaro che se non si sottoscrive prima il PAD non si potrà ricevere né l’Assegno di Inclusione né il Supporto Formazione Lavoro. Come si sottoscrive il Patto di attivazione digitale? La procedura deve essere svolta online attraverso la piattaforma Siisl dopo aver fatto richiesta di sussidio (anche in un secondo momento).

Quindi, dopo aver inoltrato domanda di sussidio via apposito servizio Inps si potrà accedere (con Spid o Cie) alla Siisl e compilare un modulo con cui ci si impegna a presentarsi ad un colloquio presso Cpi o servizi sociali entro 120 giorni. Dunque, si comincerà a ricevere il sostegno economico dal mese successivo a quello in cui si è sottoscritto il PAD.

Anche se possono sottoscriverlo volontariamente, alcuni beneficiari sono esentati dagli obblighi connessi alla sottoscrizione del PAD. Tra questi over 60, disabili, mancati oncologici, caregiver, vittime di violenza di genere.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it