Tra i più contrari nigeriani e indonesiani
L’Italia è il Paese senza matrimoni gay in cui la percentuale dei favorevoli agli stessi è più alta, raggiunge secondo Pew Resaerch il 73%. Altrove sono ancora di più, per esempio in Svezia raggiungono il 92%, nei Paesi Bassi l’89%, in Spagna l’87%, in Francia l’82%, nel Regno Unito poco più che in Italia, il 74%, in Germania l’80%.
In questi Paesi però le persone omosessuali possono già sposarsi, in Italia ci sono le unioni civili. Viceversa vi sono luoghi dove i matrimoni gay sono già presenti ma i cittadini sono meno favorevoli che in Italia, come l’Argentina, il Messico, gli Usa, il Brasile, il Sudafrica, dove solo il 38% li appoggia.
A essere contrari sono soprattutto coloro che abitano in Paesi africani o musulmani. In Indonesia e Nigeria, infatti, tra gli Stati più popolosi al mondo, solo il 5% e il 2% sono a favore, in Kenya il 9%. In Malesia e Sri Lanka salgono al 17% e il 23%, ma rimangono minoranza, un dato interessante è il fatto che in India i favorevoli ai matrimoni gay sono più del 50%, il 53%, e superano questa soglia anche in Giappone, Vietnam, Thailandia.
Chi nella società è più propenso a dire sì ai matrimoni gay
Come è facile immaginare sono i giovani che tendono a essere più favorevoli ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma non ovunque la differenza tra le generazioni è la stessa. È massima nei Paesi che hanno vissuto le maggiori trasformazioni, quelli emergenti, come Taiwan, Messico, Corea del Sud, Hong Kong, Singapore, in cui il gap tra favorevoli under 35 e quelli over 35 supera il 25% e raggiunge il 42% a Taiwan. Mentre è molto basso nel Nord Europa, dove come in Svezia ormai anche gli anziani non hanno nulla in contrario, e nei Paesi molto tradizionalisti, in cui anche tra i più giovani i contrari sono la grande maggioranza, come Sri Lanka, Kenya, Malesia.
In Italia la differenza è dell’11%, “votano” sì l’82% degli under 35% e il 71% degli altri.
Ovviamente ampia anche la differenza di opinione tra chi è di schieramento politico differente. Anche qui però le cose non vanno allo stesso modo ovunque. Lo scontro ideologico è più forte negli Usa, dove la differenza tra la percentuale di chi si dice di sinistra ed è a favore dei matrimoni gay e quella di chi si dice di destra ed è della stessa opinione è del 54%, in Polonia del 40%, in Israele del 39%.
È più ridotta in Italia, in cui è favorevole anche il 66% di chi si dice di destra, e ancora di più in Svezia, Francia, Paesi Bassi, dove anche la grandissima maggioranza dei conservatori in realtà non è contraria.