Basilica San Marco Venezia: storia, cosa vedere e curiosità (aggiornamento 2 GENNAIO)

La storia e le curiosità sulla Basilica di San Marco a Venezia

Basilica di San Marco a Venezia
Basilica San Marco Venezia: storia, cosa vedere e curiosità

La storia e le curiosità sulla Basilica di San Marco a Venezia La Basilica Cattedrale Patriarcale di San Marco – conosciuta più semplicemente come Basilica di San Marco -, è attualmente la sede del patriarcato di Venezia oltre a esserne, dal 1807, la chiesa cattedrale. È anche uno dei simboli dell’arte veneta e della città stessa in tutto il mondo.

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Basilica di San Marco: la storia

In origine la Chiesa dedicata a San Marco, sorta accanto al Palazzo Ducale come sua estensione, venne costruita per conservare le reliquie del santo di cui porta il nome, sottratte furtivamente da due mercanti ad Alessandria d’Egitto. Dopo più di un secolo dalla sua costruzione, risalente all’832, la chiesa venne rovinata da un terribile incendio causato da una rivolta (976) e solo due anni dopo venne ricostruita. La struttura attuale, però, proviene dalla riedificazione iniziata nel 1063 dall’architetto Domenico I Contarini che mantenne la pianta centrale a forma di croce greca e le stesse dimensioni dell’antica chiesa. Nel 1094 la Basilica di San Marco venne nuovamente consacrata, ma nel 1231 anche la nuova costruzione subì un grave incendio, dopo il quale venne immediatamente restaurata. Nel corso dei secoli il santuario fu sottoposto a molteplici e importanti modifiche sia strutturali che decorative: nel XIV secolo venne costruito il Battistero e la Cappella di Sant’Isidoro di Chio, nei secoli successivi vennero aggiunti la sagrestia, la Capella Zen e le decorazioni della facciata che contraddistinguono l’aspetto odierno della Cattedrale. Nel 1617 i lavori furono finalmente portati a termine i lavori, con l’aggiunta di due altari all’interno della basilica.

L’architettura della Basilica di San Marco

Ultime notizie La Basilica di San Marco insieme al campanile e alla piazza sulla quale erge, costituisce il fulcro della città di Venezia. A differenza della maggior parte della Cattedrali, essa non si sviluppa in altezza ma spicca per la sua maestosità in larghezza; questa particolare decisione è stata obbligata dal luogo in cui sorge la basilica: un terreno sabbioso che non avrebbe potuto sostenere una struttura eccessivamente alta.

Su tutti e quattro le estremità della pianta a croce greca erge una cupola al di sopra delle quali vi sono dei pennacchi; la quinta cupola, la maggiore, è situata nell’esatto punto in cui si incrociano i due bracci della struttura e, grazie alle molteplici aperture che vi si trovano, risulta essere la maggior fonte di luce della chiesa. La facciata della Basilica è tempestata da più di 400 colonne e da maestosi mosaici, uno dei quali raffigura proprio la chiesa prima dei decori gotici. Alla base si trovano degli archi attraverso i quali ci si immette all’interno: l”interno della chiesa è arricchito da ulteriori mosaici fatti con tasselli d’oro in stile bizantino, grazie ai quali viene raffigurato il vecchio e nuovo Testamento; i toni caldi permettono al visitatore di fissare e rimanere incantati dalle immagini rappresentate. Nella nartece a U, che continua sia a destra che a sinistra, sono presenti i mosaici che raffigurano diversi momenti biblici: dalla creazione del mondo fino alla Torre di Babele, Mosè e, infine, alla vita di Giuseppe. L’abside centrale è composta da tre cappelle con pianta semicircolare, anche le due laterali hanno la stessa struttura. Viste le diverse ristrutturazioni che la Cattedrale ha subito nei secoli, è difficile inserirla all’interno di un unico e preciso stile architettonico.

Curiosità della Cattedrale di Venezia

Sabrina Conigliaro