Ultime notizie Mutuo dicembre 2023: fisso o variabile? Cosa dicono i dati (aggiornamento 2 Gennaio)
Mutuo dicembre 2023: conferma stop rialzi tassi interesse, ad oggi meglio tasso fisso o tassa variabile? Mutuo dicembre 2023: continua la “tregua” per chi ha un piano di ammortamento in corso. La Bce, infatti, dovrebbe mantenere i tassi di interesse al livello attuale: livello molto elevato certo, d’altra parte, lo stop ai rialzi del costo del denaro resta una buona notizia per i consumatori. Una panoramica della situazione in base ai dati disponibili.
Mutuo dicembre 2023: prosegue lo stop ai rialzi dei tassi di interesse
Mutuo dicembre 2023: continua la “tregua” per chi ha un piano di ammortamento volto all’acquisto di un immobile in corso. La Bce, infatti, dovrebbe confermare l’attuale livello dei tassi di interesse (dato che incide pesantemente sulla rata dei mutui, in particolare, su quella dei mutui a tasso variabile). La decisione verrà comunicata ufficialmente intorno a metà mese: d’altra parte, tutto lascia pensare al prosieguo dello stop ai rialzi (mentre è da escludere, per molto tempo ancora, una riduzione del costo del denaro).
Lo stop ai rialzi è arrivato qualche settimana fa, dopo oltre un anno di aumenti dei tassi di interesse. Una politica necessaria per frenare l’inflazione nell’Eurozona ma che comporta pesanti contraccolpi sul portafoglio dei consumatori: per via dell’aumento del costo del denaro le rate dei mutui a tasso variabile sono schizzate verso l’alto, in parallelo, si è impennato vertiginosamente il costo dei nuovi mutui, anche di quelli a tasso fisso.
Oggi meglio il tasso fisso o quello variabile?
Mutuo dicembre 2023: in questo periodo a dir poco sfavorevole, se proprio si ha necessità di stipulare un piano di ammortamento, qual è l’opzione migliore tra tasso fisso e tasso variabile? La risposta è che il mutuo a tasso fisso resta sempre la soluzione più conveniente. A dirlo le numerose simulazioni fornite dagli esperti.
Per acquistare un immobile dal valore di 200mila euro (mutuo da 140mila euro) in una grande città è possibile sottoscrivere un mutuo a tasso fisso di durata 20 anni con un tasso medio del 3,7%, quindi, una rata di circa 820 euro (con un mutuo a 30 anni il tasso resta al 3,7% mentre la rata mensile si abbassa sotto i 650 euro). Niente a che vedere, insomma, con il costo attuale di un mutuo a tasso variabile: per lo stesso immobile si arriva al 4,9% su una durata ventennale (rata da 920 euro), al 5,1% per una trentennale (rata da 760 euro).
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