Lanterna di Genova: storia, cosa vedere e curiosità (aggiornamento 4 GENNAIO)

La storia e le curiosità sulla Lanterna di Genova

lanterna di genova: storia e curiosità
Lanterna di Genova: storia, cosa vedere e curiosità

La storia e le curiosità sulla Lanterna di Genova Ultime notizie Lanterna di Genova: storia, cosa vedere e curiosità (aggiornamento 4 Gennaio)

La Lanterna di Genova è lo storico faro presente nel porto del capoluogo della Liguria, e rappresenta oggi un vero e proprio simbolo della città. Con un’altezza di ben 77 metri è il più alto dell’intero Mediterraneo, secondo in Europa e quinto nel mondo. Risulta, inoltre, essere il terzo faro in attività più antico al mondo dopo quello dell’isola Hiiumaa, in Estonia, e la Torre di Hercules (della città spagnola di A Coruña). La lanterna poggia su un imponente scoglio, che le permette di raggiungere un’altezza totale di 117 metri. Ricostruita nella sua forma attuale e resa attiva nel 1543, è situata nel quartiere genovese di Sampierdarena.

Clicca qui per conoscere di più sulla storia della basilica di San Marco a Venezia

Lanterna di Genova: una lunga storia

Secondo fonti non ufficiali, già dal 1128, nello stesso luogo in cui oggi erge la Lanterna di Genova, era stata costruita una prima torre di guardia simile a quella odierna che veniva utilizzata per tenere sotto controllo i movimenti in mare e avvisare la città in caso di navi sospette; la base della struttura cominciò anche a essere utilizzata come rudimentale faro, in cui venivano accese delle fiammate per avvisare di notte le imbarcazioni sulla presenza di un porto. Nel 1318 la torre subì diversi danneggiamenti a causa di uno smacco da parte dei ghibellini, in lotta con i guelfi. Dopo 3 anni vennero attuati dei lavori di restauro e potenziamento e, solo nel 1326, venne montata una lanterna alimentata con olio di oliva affinché la torre funzionasse da vero e proprio faro.

La Lanterna di Genova: dalla funzione di prigione fino alla funzione moderna

Nel Quattrocento venne utilizzato come prigione e nel 1507 il re francese Luigi XII fece costruire nei pressi del faro una struttura per accogliere il presidio militare francese. Durante la lotta tra francesi e genovesi la torre venne gravemente danneggiata; solo nel 1543 vi furono i lavori di restauro che diedero l’odierna forma alla Lanterna. Negli anni successivi si susseguirono diverse opere di ristrutturazione all’edificio: nel 1692 si sostituì la vetrata danneggiata durante il bombardamento ordinato da Luigi XIV e nel 1778 fu aggiunto un impianto “antifulmine” perché la torre era soggetta a fulminazioni; nel 1841 venne ultimato un nuovo sistema di illuminazione e solo nel 1936 è stato realizzato il moderno impianto elettrico.

Lanterna di Genova: struttura

L’interno della Lanterna di Genova è stato reso accessibile al pubblico grazie ai lavori di restauro effettuati tra il 1995 e il 2004. Nella parte bassa della torre è possibile ammirare lo stemma della Repubblica Marinara di Genova, una croce rossa su uno sfondo bianco, fatto dipingere al pittore Evangelista di Milano nel 1340. La pianta della torre è di forma quadrata ed è costruita in pietra naturale proveniente dalle cave di Carignano e su ogni facciata sono presenti diverse piccole aperture; all’interno vi è una lunga scalinata di 365 gradini che porta fino alla vetta della Lanterna. Purtroppo, solo i primi 172 gradini percorribili ai visitatori e portano alla prima terrazza, delle due, dalla quale è però possibile stupirsi attraverso una vista mozzafiato. La seconda metà della torre è sotto controllo della Marina Militare e per questo non può essere aperta al pubblico. In cima vi è la lanterna dalla base circolare e circondata da vetrate. Annesso alla torre si trova il Museo multimediale della Lanterna in cui è possibile visionare dei video, reperti di archivio e fotografie che permettono di conoscere la storia della trasformazione della città; una parte del museo è dedicata ai sistemi di segnalazione marittima.

Tutte le curiosità del faro più alto del Mediterraneo

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it