Scadenze fiscali 2024: quali cambieranno? Le nuove date (aggiornamento 6 GENNAIO)

Scadenze fiscali 2024: cambia il calendario per effetto della Riforma Fiscale

Scadenze fiscali 2024: quali cambieranno? Le nuove date

Ultime notizie Scadenze fiscali 2024: quali cambieranno? Le nuove date (aggiornamento 6 Gennaio)

Scadenze fiscali 2024: cambia il calendario per effetto della Riforma Fiscale. Scadenze fiscali 2024: nella bozza di decreto attuativo della riforma fiscale compare un nuovo calendario. Cambiano le date relative agli adempimenti: l’obiettivo è quello di semplificare il sistema andando incontro alle esigenze dei contribuenti. Per quali appuntamenti scatteranno le modifiche? Uno sguardo alle ultime notizie sull’argomento.

Decreto Anticipi: cosa dovrebbe contenere? I punti cardine

Scadenze fiscali 2024: quali cambieranno?

Scadenze fiscali 2024: ancora si parla solo di una bozza, tuttavia, il decreto attuativo della Riforma fiscale consente di farsi un quadro abbastanza chiaro di come cambierà il calendario dei maggiori adempimenti a partire dal prossimo anno. L’obiettivo delle modifiche è quello di semplificare e razionalizzare il sistema andando incontro alle esigenze dei contribuenti nel loro complesso.

In questo senso bisogna leggere, innanzitutto, l’equiparazione delle date di invio di Modello redditi e Modello 730. In pratica, sia i dipendenti/pensionati che gli autonomi avranno tempo fino al 30 settembre 2024 per presentare la propria dichiarazione dei redditi. Le partite Iva, in sostanza, dovranno inoltrarla ben due mesi prima rispetto al solito (il 30 novembre era il termine ultimo fino a quest’anno).

Modello precompilato anche per i forfettari

Scadenze fiscali 2024: insieme alla data entro cui inviare i modelli dichiarativi, anche un’altra modifica riguarderà gli autonomi. In breve, la platea dei contribuenti che potranno sfruttare la dichiarazione precompilata dall’Agenzia delle Entrate sarà ampliata anche a chi ricade nel regime forfettario. Anche queste partite Iva troveranno – all’inizio di maggio – nel proprio cassetto fiscale il modulo con i dati precaricati dopo le verifiche dell’AdE.

Lo stesso anticipo, dal 30 novembre al 30 settembre riguarderà anche la dichiarazione Irap. Anticipato anche il termine per il versamento dell’Ires che scatterà l’ultimo giorno del nono mese successivo a quello della chiusura del periodo di imposta. Modificate anche le tempistiche di adesione alla cosiddetta tregua fiscale: fino al 2023 previsto esclusivamente un periodo (agosto), nel 2024 si aggiungerà anche la finestra di dicembre. Infine, sempre a dicembre, sarà aggiunta una nuova data per il versamento delle imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi: entro giorno 16 potranno si potrà versare un ulteriore rata sia in saldo che in acconto. Anche qui si unificano le tempistiche tra partite Iva e non.

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