Imu 2024: scadenza conguaglio febbraio. Chi deve pagare?

Pubblicato il 10 Gennaio 2024 alle 13:16
Aggiornato il: 12 Gennaio 2024 alle 13:01
Autore: Guglielmo Sano
Imu 2024: scadenza conguaglio febbraio. Chi deve pagare?

Imu 2024: scadenza conguaglio febbraio. Chi deve pagare?

Imu 2024: una misura contenuta nella Legge di Bilancio ha previsto una terza rata dell’imposta municipale unica. Il pagamento deve avvenire entro febbraio. Quando cade esattamente la scadenza? Chi è chiamato a saldare? Uno sguardo veloce alle novità.

Imu 2024: scadenza conguaglio febbraio. Di cosa si tratta?

Imu 2024: una misura contenuta nella Legge di Bilancio ha previsto una terza rata nel piano di versamenti relativo all’Imposta municipale unica. Questa è la tassa che viene applicata agli immobili (dalla seconda casa in poi), alle aree fabbricabili e ai terreni agricoli. In generale, viene corrisposta in 2 rate: la prima cade a giugno di ogni anno, la seconda cade a metà dicembre.

Ora, l’importo che i proprietari sono chiamati a versare è parametrato in base a delle aliquote che a loro volta vengono fissate dai singoli comuni. Tali aliquote devono essere comunicate dai comuni entro fine ottobre: se tale comunicazione non avviene, verranno applicate le aliquote dell’anno precedente. Ecco, è qui che interviene la misura di cui si scriveva prima: in breve, si dà più tempo ai comuni per effettuare la comunicazione dell’eventuale modifica alle aliquote, fino al 15 gennaio 2024.

Ecco chi dovrà pagare entro il 29 febbraio

Imu 2024: a seguito di tale modifica delle aliquote molti proprietari di immobili e terreni si troveranno a dover pagare la “differenza” tra quanto richiesto a dicembre e quanto determinato dal cambiamento delle aliquote. In tal caso, sarà previsto il versamento di una terza rata Imu entro il 29 febbraio 2024 (chiaramente senza sanzioni e interessi). Invece, se sempre a seguito della modifica alle aliquote si è determinata una differenza “in negativo” si potrà richiedere il rimborso presentando l’apposito modulo predisposto dall’Ufficio tributi del comune ove è localizzato l’immobile o il terreno, allegando a questo copia dei versamenti.  

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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