Sondaggi elettorali Swg, balzo di Fratelli d’Italia, +0,7%
Lega e M5S sono percepite meno populiste che in passato
Dopo lo stop dovuto alle vacanze natalizie tornano i sondaggi elettorali di Swg e secondo l’istituto di Trieste la pausa ha fatto bene al partito di maggioranza relativa. Nonostante l’affaire dello sparo di Pozzolo a Capodanno Fratelli d’Italia fa un balzo dello 0,7% e sale al 29,2%, ma, dato, rilevante, senza cannibalizzare gli alleati, che sono piuttosto stabili.
Se infatti la Lega è ferma al 9,1%, Forza Italia guadagna un decimale e va al 7,3%, mentre Noi Moderati ne perde uno e scende all’1,2%.
A vedere il proprio consenso in diminuzione sono invece i due principali partiti di opposizione. Il Pd scende di tre decimali al 19,1% e il Movimento 5 Stelle ne perde quattro andando al 16,4%. Male anche gli altri partiti di centrosinistra: sia Verdi e Sinistra che +Europa arretrano dello 0,2% e sono rispettivamente al 3,2% e al 2,4%.
Bene, invece, il centro, con Azione che aumenta dello 0,3% e torna al 4%, mentre Italia Viva raggranella un decimale salendo al 3,5%.
Per l’Italia, ormai rimasta senza Paragone, perde tre decimali e scende all’1,4%, ma arretra anche la sinistra radicale di Unione Popolare, che lascia sul terreno due decimali e si ritrova all’1,2%. In rialzo, invece, le altre formazioni più piccole che insieme salgono di mezzo punto al 2%
Sondaggi elettorali Swg, quali sono per gli italiani i partiti più populisti
In occasione dell’inizio dell’anno i sondaggi elettorali di Swg si occupano anche di temi più generali e di confronti di lungo periodo. Per esempio chiedono se i partiti presentano caratteristiche di populismo e quali soprattutto.
Sono Lega e M5S i principali indiziati, vengono indicati rispettivamente dal 55% e dal 54% degli italiani come forze populiste, ma gli anni scorsi le percentuali erano più alte. Nel caso della Lega si era arrivati al 66% nel 2018 e 2019, in quello del M5S al 68% nel 2018. La partecipazione al governo li ha resi probabilmente più istituzionali agli occhi di molti italiani. Da segnalare, infatti, come nel 2020 il Movimento 5 Stelle fosse visto in questo modo da una quota ancora inferiore a quella attuale, il 51%, proprio perché il partito di maggioranza che esprimeva il premier, Giuseppe Conte.
Fratelli d’Italia appare populista al 51%, come nel 2022, e più che nel 2020 e 2021. Forza Italia è definita in questo modo dal 44%, meno che nel 2021 e 2022, ma più che nel 2019. In passato, però, nel 2016 e 2017, quando era saldamente in sella Silvio Berlusconi, era populista per più del 50%.
Solo un terzo darebbe questo appellativo al Pd, ma comunque più che nel 2018-2020, quando appariva come il partito dell’establishment. Nel 2015-2017, però era populista per più del 40%, nonostante fosse al governo, forse proprio per la leadership renziana.
Il partito meno populista tra quelli esaminati è Azione. Solo il 28% lo definirebbe tale.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati dal 3 all’8 gennaio su 1.200 soggetti con metodo cati-Cami-Cawi