Van Rompuy-Ashton: un ticket al ribasso per la nuova Europa?
[ad]La visione della politica estera britannica tra l’altro appare a molti come troppo “atlantica” o comunque abbastanza diversa da una visione più filo-comunitaria come quella franco-tedesca (ciò si esprime anche sul piano economico: Londra non fa parte dell’Eurozona) e la Ashton non ha avuto in vita sua mai incarichi riguardanti la politica estera. Van Rompuy-Ashton sono dunque i due volti nuovi dell’Europa. Due nomi che non scaldano i cuori e che forse per questo possono portare alla giustificata conclusione che anche questa volta purtroppo i governi nazionali e i loro particolari interessi hanno avuto la meglio sulla visione comunitaria complessiva. Portando senza dubbio a un gioco al ribasso.
La nuova coppia della politica europea potrà però riscattarsi, facendo in modo di attuare su tutti i piani le novità previste dal trattato e garantendo una stabilità finora non garantita dalla gestione semestrale del consiglio. Se saranno bravi si potrà delineare molto meglio il ruolo di queste due nuove figure. E chissà se la prossima volta non scenderanno nell’arena i veri pezzi da 90?
Livio Ricciardelli