NoiPA cedolino febbraio, sgravi fiscali totali fino a 117 euro mensili. Il calcolo
A partire da febbraio 2024, NoiPA introdurrà una significativa modifica nel calcolo delle tasse nel cedolino, in seguito alla riforma dell’Irpef prevista dalla Legge di Bilancio 2024. Questa modifica mira a semplificare la struttura delle aliquote, apportando benefici soprattutto per i lavoratori con redditi medi e bassi.
Noipa cedolino febbraio, scattano nuove aliquote Irpef: c’è eliminazione del secondo scaglione
Le nuove aliquote Irpef che NoiPA applicherà da febbraio sono le seguenti:
- Redditi fino a 28.000 euro: 23%
- Redditi oltre 28.000 euro fino a 50.000 euro: 35%
- Redditi oltre 50.000 euro: 43%
La semplificazione consiste nella riduzione da quattro a tre scaglioni, con l’obiettivo di alleviare la pressione fiscale, in particolare per coloro che rientrano nella fascia di reddito inferiore a 28.000 euro.
I lavoratori con redditi fino a 28.000 euro sperimenteranno un beneficio diretto grazie alla riduzione dell’aliquota IRPEF sul secondo scaglione. Al contrario, coloro con redditi più elevati subiranno il taglio delle detrazioni fiscali senza alcun vantaggio dall’accorpamento del primo scaglione.
Poiché la Legge di Bilancio è stata approvata alla fine del 2023, NoiPA non ha potuto applicare la nuova Irpef nel cedolino di gennaio. La mancata applicazione verrà recuperata con un conguaglio fiscale.
Risparmio fiscale effettivo legato non tanto agli scaglioni, quanto al taglio del cuneo fiscale
Nonostante il termine “riforma fiscale,” è fondamentale valutare con realismo l’impatto reale sul cedolino. Il risparmio mensile varierà da 0 euro a circa 21 euro, traducendosi in un risparmio massimo di circa 250 euro all’anno. È cruciale notare che, oltre a questa riforma, si aggiunge il taglio del cuneo fiscale, offrendo un potenziale risparmio più consistente per coloro che ne beneficiano. Per chi guadagna 25.000 euro lordi all’anno, combinando il taglio del cuneo e i nuovi scaglioni, si stima un beneficio di circa 117 euro al mese. Valutare queste modifiche nel contesto del proprio reddito consente una visione più accurata del previsto risparmio fiscale.