Fonti del Governo confermano: il riordino del gambling italiano partirà dal settore online, escludendo il comparto terrestre, per il quale resta ferma la disciplina vigente.
Il decreto legislativo in materia di riordino del settore dei giochi è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Lo ha reso una nota di Palazzo Chigi, confermando la ripresa dei lavori su proposta di Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Focus sul “quadro regolatorio nazionale della disciplina dei giochi pubblici ammessi in Italia”, si legge, con una particolare attenzione per quelli a distanza, disponibili ovvero attraverso internet, quindi tramite cellulari, computer e smart tv. Resta esclusa, quindi, la filiera tradizionale, per la quale si manterrà in vigore la disciplina vigente.
Le novità sulle concessioni online
Grandi novità arriveranno soprattutto per quanto riguarda la concessione rilasciata da ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, per quanto riguarda il gioco online. A spiegarla è Silvia Urso, esperta della redazione di Giochidislots: “Come si legge all’interno della normativa si richiedono ai concessionari diversi obblighi: in primis la tracciabilità dei flussi finanziari relativi al gioco, successivamente il pagamento di un canone annuale di concessione, pari al 3% del margine netto, e infine il versamento una tantum di 7 milioni di euro per ogni concessione richiesta”.
Ed è proprio questo nuovo paletto finanziario ad aver attirato le critiche e le polemiche da parte di associazioni di categoria e aziende del settore. “Secondo un’analisi condotta dalla Cgia di Mestre in collaborazione con Astro – spiega ancora Silvia Urso di Giochidislots – delle attuali 83 società concessionarie in Italia, circa 50 dovrebbero rimanere fuori dal giro delle concessioni”. Un nodo importante da sciogliere, insomma, per tutelare le casse dello Stato ma anche lo sviluppo del settore.
Si rinnova la battaglia contro il gioco illegale
Particolare riguardo, infine, anche al contrasto del gioco illegale. La nuova normativa prevede infatti una sanzione tra i 30 mila e i 180 euro per gli operatori che non rispetteranno gli standard stabiliti dalle istituzioni e verrà messa in campo una nuova task force per il controllo e il monitoraggio dell’offerta di gambling legale. Lo ha confermato ai microfoni di GiocoNews anche Roberto Alesse, direttore generale di ADM, che ha spiegato come il contrasto al gioco illegale sia una priorità per la sua agenzia: “È nostro dovere tutelare le fasce più deboli della popolazione. Questa attività avviene sia attraverso l’analisi dei flussi di gioco che attraverso i controlli che vengono effettuati presso la rete fisica”.
Solo nel 2023, infatti, sono stati effettuati più di 12 mila controlli specifici che hanno portato alla chiusura di oltre 40 esercizi commerciali che non disponevano delle autorizzazioni necessarie. Il 2024 continuerà su questa scia, incrementando l’impegno anche grazie alle nuove risorse dell’ADM in sinergia con Forze dell’Ordine e Istituzioni. Un anno che si preannuncia importante, insomma, per il futuro del gambling italiano. Un anno che potrebbe essere di svolta per tutta la filiera del gioco pubblico e legale.