La guerra tra Russia ed Ucraina non appare di certo prossima alla conclusione e, con un pericoloso fronte in Medio Oriente che vede il Libano in una posizione assai delicata rispetto al conflitto tra Israele e Palestina – cui si sommano i recenti attacchi nel Mar Rosso ad aggiungere ulteriore benzina sul fuoco -non mancano di certo le preoccupazioni e le tensioni a livello geopolitico.
In particolare, secondo un documento riservato del Bundeswehr – le forze armate tedesche – in questi giorni diffuso dal quotidiano Bild, lo scenario bellico del prossimo futuro potrebbe essere assai cupo. Il documento infatti farebbe riferimento all’ipotesi – non remota – dello scoppio della guerra tra Russia e NATO, entro l’estate del prossimo anno. Sicuramente ciò che la diplomazia internazionale non si augura e che il Cremlino ha già bollato come ‘bufala’. Vediamo allora qualche ulteriore dettaglio.
Conflitto NATO-Russia: il documento riservato indica le prossime mosse del Cremlino
Il documento, secondo quanto rivelato da Bild, si soffermerebbe in particolare sullo scenario peggiore possibile, a seguito degli sviluppi del conflitto alle porte dell’Europa. Quest’ultimo si risolverebbe in senso sfavorevole all’Ucraina. La temuta estensione della guerra all’Occidente, secondo gli autori del testo, comporterebbe una serie di contromisure da parte della NATO tra cui, in primis, quelle che mirerebbero a bloccare la conquista russa del corridoio di Suwalki, ovvero la striscia di terra polacca che collega l’exclave di Kaliningrad alla Bielorussia.
Ma seguirebbe già dal febbraio prossimo una nuova mobilitazione di Mosca per mettere in campo nuove forze fresche pari a circa 200mila unità, decisive per vincere numerosi scontri in Ucraina. Nel medio termine, specifica il documento riservato, inizierebbe poi l’attacco alla NATO – con una varietà di assalti informatici, tipici della guerra ibrida.
Mosca smentisce le notizie definendole falsità
Ma la risposta dell’agenzia di stampa russa Ria Novosti è stata di segno opposto, smentendo le prossime mosse del Cremlino, così come ipotizzate dal documento in oggetto. L’agenzia ha in particolare rimarcato che la Federazione non intenderebbe costituire una minaccia per i Paesi dell’Alleanza atlantica, pur ribadendo al contempo che Mosca non sorvolerà sulle conseguenze di azioni potenzialmente pericolose per i propri interessi.