Inflazione 2024, crescita del 5,7%: le rilevazioni Istat
Le ultime rilevazioni Istat aiutano ad avere un quadro completo dell’evoluzione dell’inflazione in Italia. Come ha spiegato il noto istituto di statistica, infatti, lo scorso anno i prezzi al consumo hanno avuto un incremento pari al 5,7% (+8,1% nel 2022).
Istat sottolinea altresì che lo scorso mese l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, è cresciuto dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua. Al contempo, va notato che il rallentamento su base tendenziale dell’inflazione è legato – in primis – all’andamento dei prezzi dei beni energetici regolamentati, che infatti calano ulteriormente passando da un -34,9% ad un -41,6%.
Nel 2023 l’inflazione al 5,7%: le rilevazioni Istat
Oltre ai tassi di interesse per i mutui delle abitazioni, oggi in controtendenza ed in calo rispetto agli ultimi due anni, l’inflazione continua a mostrare segnali di calo. Infatti, a dicembre è scesa a +0,6% da +11,6% del dicembre 2022, mentre – nella media dello scorso anno – i prezzi sono saliti del 5,7%. Di fatto la percentuale evidenzia un rallentamento rispetto all’8,1% del 2022.
In apertura abbiamo ricordato l’aumento dicembre 2023, per quanto attiene all’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi), su base mensile e su base annua: è di fatto una conferma della stima preliminare.
Istat nella sua analisi rimarca che, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, i prezzi al consumo crescono del 5,1% (+3,8% nell’anno anteriore) e al netto dei meri energetici del 5,3% (+4,1% nell’anno anteriore). Di fatto l’inflazione continua a far sentire i suoi effetti in modo evidente, nonostante il rallentamento oggettivo.
Fase di ripresa dell’inflazione nel 2021, poi la veloce accelerazione nel 2022 e la decrescita nello scorso anno, che si chiude con un tasso del 5,7%: questa la sintesi di Istat, a commento del trend dell’inflazione nel triennio 2021-2023.
Prezzo alimenti in crescita: i dati Istat
Chi fa la spesa al supermercato lo saprà bene: sono molti i prodotti ad avere avuto un drastico aumento di costo. Tra essi, nel periodo di riferimento 2019 – 2023, abbiamo il burro (36,5%), il latte intero (21,9%), lo zucchero (64,8%), il riso (+50,0%), l’olio di oliva (42,3%), la pasta secca (40,1%). Questo emerge dalle analisi Istat relative alle statistiche sui prezzi al consumo, da cui si può notare anche che i cali di prezzo interessano poco meno del 10% del paniere. L’inflazione continua dunque a minacciare il potere d’acquisto delle famiglie.