Come già anticipato dal decreto Lavoro dello scorso anno, e poi confermato dall’ultima legge di Bilancio, l’Assegno di inclusione – Adi è il sussidio che ha sostituito il reddito di cittadinanza, insieme al Supporto formazione e lavoro – SFL. Pienamente operativo dal primo gennaio 2024, detto Assegno viene conferito ai beneficiari che rispettino specifiche condizioni e requisiti e, in particolare, tra gli obblighi vi è anche quello di adesione ai cd. PUC – Progetti Utili per la Collettività (valevoli altresì per il Supporto formazione e lavoro).
Vediamo più da vicino di che si tratta.
Assegno di inclusione e partecipazione ai PUC: la normativa di riferimento
Come già per il meccanismo del reddito di cittadinanza, che implicava in qualche modo la partecipazione attiva del beneficiario, anche coloro che si avvalgono dell’Assegno di inclusione (e del Supporto citato) potrebbero dover aderire a piani specifici.
Infatti il Ministero del Lavoro specifica chi ha l’obbligo di adesione ai Progetti Utili alla Collettività (PUC) tra i beneficiari di ADI e SFL, da svolgersi presso il Comune di residenza oppure presso altro Comune, facente però capo all’identico ambito territoriale. In altre parole, le istituzioni hanno chiarito alcuni dettagli applicativi dei cd. PUC, in relazioni ai compiti dei beneficiari dei sussidi in oggetto. E la partecipazione ai PUC si combina con i percorsi personalizzati, valevoli per ciascun percettore.
In particolare, con il Decreto n. 156 sottoscritto il 15 dicembre scorso, il Ministero ha dato utili indicazioni e linee guida per il funzionamento dei Progetti Utili alla Collettività, forniti dai Comuni o da altri Enti convenzionati in vari contesti tra cui quello ambientale o culturale. Tra le attività connesse ai PUC anche quelle di volontariato. Detto provvedimento approva le disposizioni sui Progetti Utili alla Collettività (PUC) per i beneficiari ADI e SFL ed è consultabile in questa pagina.
Il diritto all’Assegno di inclusione decade in questo specifico caso
Il testo del decreto è preciso, in quanto:
- la non partecipazione ai PUC da parte dei beneficiari dell’Assegno di inclusione – qualora detto tipo di impegno sia incluso tra gli obblighi del Patto di Inclusione Sociale o dal Patto di Servizio Personalizzato – implica l’immediata ed integrale decadenza dal beneficio
- la partecipazione è invece facoltativa per i membri del nucleo non tenuti agli obblighi collegati all’Assegno di inclusione
Concludendo, l’elenco dei soggetti obbligati alla partecipazione ai PUC è dettagliato nell’Allegato 1 al Decreto ministeriale, a cui rimandiamo in questa pagina.