Quando saranno pagate le pensioni a febbraio? E’ la domanda che i percettori dei trattamenti previdenziali si stanno ponendo in questi giorni, in cui gli aumenti dei prezzi continuano a pesare sui bilanci familiari e a influire pesantemente sulle scelte di spesa di milioni di italiani.
Di seguito daremo alcune utili informazioni a riguardo, onde capire come funzioneranno i pagamenti pensioni febbraio 2024. I dettagli per indicare correttamente la data sul calendario.
Pagamento pensioni febbraio 2024, ecco quando
Ebbene il primo del mese sono programmati in arrivo i nuovi assegni Inps, ovvero i secondi dopo quelli più ricchi e relativi a questo mese. E’ subentrata infatti la rivalutazione, che tiene conto dell’andamento dell’inflazione. E se a gennaio il pagamento è avvenuto nel secondo giorno bancabile per necessità organizzative di Inps (la sola eccezione nell’anno), a febbraio e fino a dicembre il versamento delle pensioni sarà il primo giorno bancabile. Per il mese prossimo giovedì 1.
Chi riceve dunque in automatico i soldi in accredito sul proprio conto corrente, troverà il dato della mensilità di febbraio il primo del mese mentre, per coloro che sono soliti ritirare materialmente la pensione alle poste, il calendario di riferimento distribuirà i cognomi per lettera iniziale. Si partirà venerdì 1, primo giorno bancabile del mese, e si proseguirà nei giorni successivi fino alla lettera Z. La consuetudine prosegue fin dai tempi delle restrizioni per la pandemia, ed oggi permane per esigenze organizzative e per prevenire eventuali code e/o assembramenti nei pressi degli sportelli postali.
Per verificare l’importo pensione febbraio 2024, e le ragioni del cambiamento, si può utilizzare il pratico servizio del cedolino. Nella scheda del servizio e nella presentazione pubblicata nel portale dell’istituto sono inclusi ulteriori dettagli sulle funzionalità in oggetto.
Ulteriori chiarimenti sugli aumenti pensioni febbraio 2024
Da notare che nel corso di quest’anno le pensioni sono incrementate del 5,4% rispetto all’8,1% dell’anno 2023. Ma una seconda agevolazione è sul fronte fiscale: infatti, considerata la revisione degli scaglioni Irpef per il 2024 – 23% da 15 a 28.000 euro, 35% da 28 a 50.000 euro, 43% oltre i 50.000 euro annui – anche i pensionati che hanno un reddito incluso tra 15.000 e i 28.000 dovranno versare un’aliquota Irpef diminuita del 2% rispetto agli anni anteriori. La cd. no tax area si colloca, invece, entro i 15mila euro annui.
Ricordiamo infine che l’Irpef è un’imposta diretta, personale e progressiva che si versa sul reddito da lavoro subordinato e autonomo, ma anche su quello assimilato al lavoro dipendente e di impresa e, per quanto qui interessa, sulle pensioni. Ciò sulla scorta di quanto disposto dal TUIR, il Testo unico delle imposte sui redditi.